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Trinacria, la prima colonia agricola siciliana in Paraguay Empty Trinacria, la prima colonia agricola siciliana in Paraguay

Sab 15 Apr 2023 - 16:45
Trinacria, la prima colonia agricola siciliana in Paraguay DaA39jl


Fra le tante comunità siciliane all’estero, quella presente nel Paraguay è fra quelle per così dire, minori, in quanto a dimensioni, ma sicuramente significativa per quanto riguarda il contributo che anche i siciliani seppero dare allo sviluppo economico e alla vita culturale anche in Stati dell’America Latina dove la loro presenza non risultò particolarmente considerevole in termini quantitativi. L’esperienza della “Colonia Trinacria” rappresenta, se non l’inizio, certamente il più significativo episodio dell’emigrazione siciliana nel Paraguay.


Giuseppe Paternò De Stefano (1866-1927)

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Anche se dispersi elementi si erano già spinti a quelle latitudini, l’evento organizzato da Giuseppe De Stefano Paternò nel 1898 costituì senz’altro l’ impulso più significativo alla corrente migratoria dal centro del  Mediterraneo al cuore del Sudamerica. La Colonia Trinacria, nata come il tentativo singolare di coniugare il “sogno americano” di piccoli proprietari con l’ambizioso e mal orchestrato – visti gli esiti – disegno politico di dare impulso allo sviluppo del Paraguay attraverso uomini e capitali stranieri, è tuttavia servita a consolidare il germe della cultura italiana ed europea ancor oggi chiaramente leggibile in Asunción e negli altri centri urbani del Paese.


una cartina del Paraguay con il distretto dove fu ubicata la Colonia Trinacria

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Imprenditori, architetti, commercianti, professionisti, giunti con il miraggio del latifondo, hanno occupato molti degli spazi liberi presenti nella società paraguaiana, supplendo con la “cultura del fare” alle carenze istituzionali, senza trovare ostacoli, suscitando anzi, molto spesso, l’ammirazione e l’ emulazione per l’ingegno e l’intraprendenza degli italiani. Magnifici palazzi portano ancora, così, un inconfondibile stile italiano; ospedali  e scuole italiane hanno contribuito ad affermare nel tempo professionalità mediche e culturali, riconosciute ed apprezzate; circoli ed associazioni hanno costituito un volano d’avvio per le dinamiche sociali ed hanno dato forma e consolidamento a costumi e valori ormai facenti parte del patrimonio congenito del Paese.


Le prime famiglie siciliane partite per il Paraguay divise per alcune città di provenienza

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Nelle terze e quarte generazioni nate dall’antica emigrazione siciliana, traspare chiaramente il desiderio di mostrare apertamente le proprie radici come segno di distinzione e d’ orgoglio. I paraguaiani di origine siciliana, che oggi costituiscono il gruppo più numeroso dell’intera collettività italiana, hanno contribuito non poco alla formazione di questo patrimonio nazionale ed il successo dell’Unione Siciliana mostra con tutta evidenza l’aspirazione, soprattutto dei giovanissimi, di voler riannodare i fili con una identità a volte sbiadita dal trascorrere del tempo.


il logo dell'Unione Siciliana del Paraguay

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La grave crisi economica che colpì la penisola italiana tra gli anni Ottanta e novanta dell’Ottocento ebbe ripercussioni ancora più accentuate e pesanti in Sicilia. I contadini, in particolare, oltre a chiedere miglioramenti contrattuali e salariali, davano voce alla loro aspirazione al possesso individuale della terra, rivendicando la spartizione dei demani usurpati e la divisione dei latifondi. Il "sogno" dell’insediamento oltre l’Atlantico nasceva dal desiderio di giustizia economica – che, come dimostrato dall’esito fallimentare delle vicende dei fasci siciliani, non riusciva a trovare realizzazione in patria – e dalla volontà di rivalsa contro le secolari élites locali.


la prima pagina dell’atto di costituzione della Società colonizzatrice italo americana

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In questo contesto, si situò l’esperienza di Giuseppe De Stefano Paternò. Ragusano, giovane radical-socialista e massone, Paternò fu il promotore della Società Colonizzatrice Italo Americana (Sociedad Colonizadora Italo-Americana), un progetto che avrebbe dovuto permettere, almeno nei presupposti teorici, il riscatto del proletariato agricolo. L’iniziativa si basava sull’impulso di aspiranti coloni, che miravano a diventare piccoli proprietari terrieri in Paraguay, e sugli investimenti di modesti capitali privati.
Furono decine le famiglie coinvolte, spesso abili artigiani o piccoli proprietari terrieri, ma anche influenti professionisti. Peculiarità che la distinse da altre tipologie di emigrazione in altri paesi.


la casa della famiglia di Giuseppe Boscarino, trasferitasi da Ragusa nella Colonia Trinacria

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Occorreva infatti un capitale minimo di 100 lire per acquistare almeno una quota della Società (se ne potevano comprare un massimo di otto) che a sua volta corrispondeva alla concessione di un lotto di terra di 20 ettari. Inoltre, i coloni avrebbero dovuto portare con sé un capitale di almeno 1.000 lire (200 pesos) in contanti. Chi ne portava più di mille avrebbe avuto il privilegio di poter portare altri lavoratori senza capitale. Ma non sempre questi criteri furono rispettati.


la casa della famiglia di Giovanni Spatuzza, trasferitasi a sua volta da Ragusa nella Colonia Trinacria

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Paternò giunse ad Asunción il 25 aprile 1898, presentandosi a colloquio con le massime autorità paraguaiane. ««« Venni accolto con molto entusiasmo dal governo del Generale Egusquiza e dal Ministro degli Esteri De Coud, ambedue sinceri ammiratori dell’Italia e grandi propugnatori del progresso patrio »»», scrisse successivamente il De Stefano Paternò in un dettagliato diario dell’insediamento.


il vessillo della Colonia Trinacria, oggi

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All'epoca la Sociedad Colonizadora Italo-Americana aveva ricevuto dallo stato paraguaiano 89.300 ettari di terra in cambio dei quali Stefano Paternò si impegnò a portare gli emigranti, per lavorarla, entro sei mesi dalla firma del contratto. Paternò il 15 ottobre 1898 ricevette, assieme ad altre autorità locali, gli emigranti nel porto di Asuncion per dare inizio a una storia che oggi compie 125 anni e che a Santa Clara ogni anno viene ricordata con manifestazioni di diverso genere.



(dal web)

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