I Battaglioni Bersaglieri del Regno delle Due Sicilie
Ven 23 Giu 2023 - 15:56
I Bersaglieri sono un corpo della fanteria dell’esercito italiano che, a ragione e in mancanza di documenti contrastanti, si ritiene costituito dal re Carlo Alberto con il Regio Decreto del 18 giugno 1836. In realtà, simile reparto di fanteria già esisteva sotto le insegne del Real Esercito del Regno delle Due Sicilie. I fatti che ne segnalano la presenza si legano alla guerra che Napoleone scatenò in Europa e nel merito, alla campagna di Russia, dove i bersaglieri napoletani, dimostrarono un gran valore.
Anche in questo caso una retorica di parte, racconta fatti mistificati nella più becera tradizione politica, imposta dal regno sabaudo all’Italia. Rinnovando ripetutamente soprusi storici in campo morale e militare. La storia invece, racconta della nascita di un corpo di fanteria, quello dei bersaglieri napoletani ( truppe scelte murattiane) distintosi sulle lande russe, e nelle vicinanze della città di Danzica; quando si fecero onore al fianco di reparti dell’esercito polacco, impegnato in quell’occorso. Un reparto di fanti, dunque, già operativo venti anni prima da che, fosse “inventato” dallo spavaldo capitano Alessandro La Marmora.
Per emulare le eccellenti unità inglesi di fanteria leggera, i Rifles (Rifle Brigade), l’esercito delle Due Sicilie si dotò di unità indipendenti, i Battaglioni Bersaglieri. Pertanto, furono adottati molti elementi di vestiario tipici dei Royal Army: l’influenza è evidente nella giacca verde con alamari e schoulder noNs (le caratteristiche spalline arrotondate) di color nero, ma anche nel copricapo e nell’armamento (una carabina Baker da fanteria leggera).
La gloria in verità che si può raccogliere dagli opposti spalti, mise in luce in alcuni accadimenti rivoluzionari accaduti in quel di Messina, faccende più o meno importanti. Esistono documenti che segnalano la presenza di questo corpo di eccellenza nell’esercito napoletano; prima al tempo del Regno Repubblicano di Napoli e successivamente, quando il Sovrano Ferdinando IV, riconciliandosi con il popolo e con l’esercito, costruì su quell’esercito il nuovo corso della storia duo siciliana.
Ben presto però, la natura indivisa di alcuni ufficiali seguaci e partigiani napoleonici, riprende in seno a un ristretto corpo di rivoluzionari, l’antico compito. E in quel di Messina, opera una rivolta che lascerà il segno, in seno alla macchina politica napoletana.
Eccone, in sintesi, gli avvenimenti e i provvedimenti presi dal governo contro i sediziosi.
N. 35 Decreto per lo scioglimento ed abolizione del quarto battaglione Bersaglieri Napoli 14 maggio 1821
FERDINANDO I. PER LA GRAZIA DI DIO RE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE, DI GERUSALEMME ec. INFANTE DI SPAGNA, DUCA DI PARMA, PIACENZA, CASTRO ec. ec. GRAN PRINCIPE EREDITARIO DI TOSCANA ec. ec. ec.
Per la reprensibile condotta tenuta dal quarto battaglione Bersaglieri negli avvenimenti che ebbero luogo in Messina nello scorso mese di marzo;
E d’altronde essendosi rimessi alla competente autorità giudiziaria gl’individui del medesimo prevenuti di fatti criminosi,
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo quanto segue:
la Bandiera di Guerra dell'Esercito Borbonico
Anche in questo caso una retorica di parte, racconta fatti mistificati nella più becera tradizione politica, imposta dal regno sabaudo all’Italia. Rinnovando ripetutamente soprusi storici in campo morale e militare. La storia invece, racconta della nascita di un corpo di fanteria, quello dei bersaglieri napoletani ( truppe scelte murattiane) distintosi sulle lande russe, e nelle vicinanze della città di Danzica; quando si fecero onore al fianco di reparti dell’esercito polacco, impegnato in quell’occorso. Un reparto di fanti, dunque, già operativo venti anni prima da che, fosse “inventato” dallo spavaldo capitano Alessandro La Marmora.
un appartenente ai "Rifles" inglesi, nella sua tipica uniforme
Per emulare le eccellenti unità inglesi di fanteria leggera, i Rifles (Rifle Brigade), l’esercito delle Due Sicilie si dotò di unità indipendenti, i Battaglioni Bersaglieri. Pertanto, furono adottati molti elementi di vestiario tipici dei Royal Army: l’influenza è evidente nella giacca verde con alamari e schoulder noNs (le caratteristiche spalline arrotondate) di color nero, ma anche nel copricapo e nell’armamento (una carabina Baker da fanteria leggera).
un Bersagliere dell'Esercito Borbonico
La gloria in verità che si può raccogliere dagli opposti spalti, mise in luce in alcuni accadimenti rivoluzionari accaduti in quel di Messina, faccende più o meno importanti. Esistono documenti che segnalano la presenza di questo corpo di eccellenza nell’esercito napoletano; prima al tempo del Regno Repubblicano di Napoli e successivamente, quando il Sovrano Ferdinando IV, riconciliandosi con il popolo e con l’esercito, costruì su quell’esercito il nuovo corso della storia duo siciliana.
la Carabina Baker, arma in dotazione ai Bersaglieri borbonici
Ben presto però, la natura indivisa di alcuni ufficiali seguaci e partigiani napoleonici, riprende in seno a un ristretto corpo di rivoluzionari, l’antico compito. E in quel di Messina, opera una rivolta che lascerà il segno, in seno alla macchina politica napoletana.
Eccone, in sintesi, gli avvenimenti e i provvedimenti presi dal governo contro i sediziosi.
N. 35 Decreto per lo scioglimento ed abolizione del quarto battaglione Bersaglieri Napoli 14 maggio 1821
FERDINANDO I. PER LA GRAZIA DI DIO RE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE, DI GERUSALEMME ec. INFANTE DI SPAGNA, DUCA DI PARMA, PIACENZA, CASTRO ec. ec. GRAN PRINCIPE EREDITARIO DI TOSCANA ec. ec. ec.
Per la reprensibile condotta tenuta dal quarto battaglione Bersaglieri negli avvenimenti che ebbero luogo in Messina nello scorso mese di marzo;
E d’altronde essendosi rimessi alla competente autorità giudiziaria gl’individui del medesimo prevenuti di fatti criminosi,
Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo quanto segue:
Art. 1. II quarto battaglione Bersaglieri resta disciolto ed abolito.
2. I sottufiziali saranno degradati, ed insieme a’ soldati riceveranno il loro congedo.
3. Gli uffiziali del disciolto quarto battaglione Bersaglieri, si conferiranno nell’isola di Procida per attendere colà
le sovrane determinazioni sul loro ulteriore destino, percependo intanto gli averi di seconda classe.
4. I Direttori delle reali Segreterie di finanze e guerra sono incaricati della esecuzione del presente decreto.
In assenza di S.M. il Re
FIRMATO, FARDELLA / MARCHESE CIRCELLO
FIRMATO, FARDELLA / MARCHESE CIRCELLO
Nonostante il decreto che ne determinava lo scioglimento, i Bersaglieri del Regno delle due Sicilie sopravvissero grazie a Ferdinando II il quale, asceso al trono nel 1830, attuò una radicale e generale riforma delle forze armate di terra. Nella nuova struttura, proprio a partire dal 1830, troviamo inquadrato nella Fanteria Leggera dell'Esercito delle Due Sicilie, il XII Battaglione Cacciatori anche detti, per l'appunto, "Bersaglieri".
(dal web)_________________
I testi e le immagini sono stati pubblicati credendo di non violare alcun diritto acquisito, se così non fosse vi preghiamo di informarci immediatamente per la cancellazione del materiale protetto da copyright.
Et si omnes, ego non
A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio
La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli
Stupidi si nasce, ma ridicoli ci si diventa
Wenn meine Großmutter Räder hätte, wäre sie ein Fahrrad
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|