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mamar
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Il pizzolo Empty Il pizzolo

Sab 4 Nov 2023 - 16:27
Il pizzolo 7WMCyxX


La cittadina di Sortino, a nord ovest da Siracusa da cui dista 30 chilometri, è posizionata nell’alta valle dell’Anapo. Un immenso canyon solcato dall’omonimo fiume le cui pareti custodiscono la necropoli di Pantalica, una delle più conosciute testimonianze storiche del mondo, composta da cinquemila grotticelle risalenti al Paleolitico e al Neolitico e riconosciute bene mondiale dell’Unesco.
Sortino, oltre a distinguersi per questa bellezza storica e naturalistica, custodisce anche una monumentalità davvero singolare che si contraddistingue per lo stile baroccheggiante. Sortino è anche la patria del pizzolo o pizzòlu, una particolare pizza della tradizione contadina.
Il nome deriva, come indica il Traina, da pizzòlu, grossa pietra piatta di forma ovoidale, di origine ancestrale su cui venivano cucinati carni, verdure, ecc. ancor prima delle più moderne griglie. Nonostante il nome è prettamente siciliano, la cultura del piatto trova origini in quell’immenso patrimonio gastronomico greco che nei secoli si è integrato nei sapori e sapere dell’Isola.
Comunque sia, il pizzolu è un piatto della tradizione contadina sortinese che, ancor prima dell’avvento del benessere, questa focaccia era farcita con verdure stagionali, olio extravergine di oliva e aromi. L’origine del piatto va ricercato nella forma ovoidale, che ricorda la ciclicità, metodo filosofico che consentiva la rappresentazione dell’inizio e fine della vita, tanto cara alle popolazioni ancestrali mediterranei.
Questa specie di pizza del dimetro di circa 20 cm veniva anticamente riscaldata sulle pietre arroventate. Il disco di pane, a metà cottura, veniva tagliato in due e condito con  olio, timo, origano e sale, quindi, si soprapponeva l’altra metà del disco, e si rinfornava,  provvedendo, ancor prima, di praticare, con un particolare attrezzo, dei fori per evitare la formazione delle bollosità, cosa che avrebbero danneggiato il pizzolu.
La farcitura può avere alcune varianti, oltre al classico: olio, origano, pepe, caciocavallo e sale, si utilizzano alcune varianti d’eccezione: salumi, verdure, formaggi, carne. Quando si farcia con crema di pistacchio, crema di cioccolato, ricotta e miele, allora diventa anche un ottimo dolce. Per il resto: gusto, profumo e sapore, provvede il forno a legna. Il pizzolu è una creatività contadina che si è recuperata e trasferita alle pizzerie del territorio sortinese, trovando nuovi estimatori e cultori.


Il pizzolo ZFcEnXD

La ricetta


Ingredienti

150 g di farina per pizza
50 g di farina integrale
110 ml di acqua tiepida
2 cucchiaini di zucchero
1/3 di bustina di lievito disidratato
grana grattugiato
timo
olio extravergine d’oliva

Procedimento

Disponete le farine in una ciotola, e sulla spianatoia versate le farine al centro e aggiungete il lievito disidratato e lo zucchero

Versate l’acqua tiepida a poco a poco e impastate con le mani

Rimettete l’impasto ben lavorato nella ciotola dopo aver unto i bordi con un po’ d’olio

Lasciate a lievitare per almeno 3-4 ore, in un luogo caldo

Prendete una teglia da pizza e ungetela leggermente con olio

Stendete il vostro impasto omogeneamente, in modo che sia alto più o meno un centimetro

Infornatelo a 200° per almeno 15-20 minuti

Quando il pizzolo sarà cresciuto un po’ e si sarà un po’ colorato, uscitelo dal forno e fatelo raffreddare per 5-10 minuti

Con un coltello tagliate il pizzolo in due facendo molta attenzione a non romperlo

Farcitelo secondo il vostro gusto con salumi, carne, formaggi o verdure

Chiudete il pizzolo e bagnate la parte superiore con poco olio, mettendo anche il grana grattugiato e il timo
Rimettete in forno per circa 10 minuti, a 220°

Sfornate e gustate.

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Fonti: allfoodicily.it, siciliafan.it

Fotografie: web

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(Michel Houellebecq)
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