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Ma perché si chiama Iris?  Empty Ma perché si chiama Iris?

Mer 8 Nov 2023 - 18:54
Ma perché si chiama Iris?  52oaMEj


Delizioso dolce siciliano che non ha nulla da invidiare ai cannoli e alle granite, rappresenta una vera esplosione di sapori. Appartenente alla categoria dei dolci tipici della Sicilia, è pronto a stupire chiunque non ne abbia mai visto o assaggiato.
Un viaggio attraverso i sensi che vi lascerà desiderosi di saperne di più.
Prima di esplorare ulteriormente questo argomento, vi diciamo che una volta che lo avrete scoperto, sarà difficile tornare indietro.
La sua natura dolce è innegabile. Per svelarvi il mistero dell’Iris, immaginate una brioche rotonda che richiama la forma dei bomboloni. All’interno, una deliziosa crema, che sia di ricotta, pistacchio, cioccolato. Per rendere l’esperienza ancora più straordinaria, non solo è fritto (come la maggior parte dei dolci siciliani), ma è anche ricoperto da una leggera pastella.
Da ciò sorge un piacevole contrasto tra la croccantezza irresistibile all’esterno e la morbidezza dell’impasto, che si fonde con la cremosità del ripieno. Ma quale è la storia dietro il dolce siciliano Iris che, a giudicare dalle premesse, promette un’esperienza sensoriale unica?

Perché si chiama così

L’origine del nome del dolce Iris è abbastanza insolita. Si narra che Antonio Lo Verso, pasticciere di Palermo, abbia creato questa prelibatezza in occasione della prima rappresentazione dell’opera Iris di Pietro Mascagni, avvenuta nel 1901. Si dice che Lo Verso abbia assistito a tutte e 15 le performance dell’opera, dimostrando così la sua competenza nel campo.
L’enorme successo delle Iris lo ha spinto ad attribuire lo stesso nome al suo caffè. Così la pasticceria Iris, situata in via Roma 148, è diventata un punto di riferimento per chi desidera gustare un caffè accompagnato da un goloso dolcetto. Nonostante sia originaria di Palermo, questa prelibatezza è diffusa in tutta l’isola. L’Iris fritta catanese, per esempio, rappresenta una vera garanzia di bontà.


La ricetta

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Ingredienti

Per la pasta
500 g di farina manitoba
250 ml di latte
50 g di strutto o margarina
50 g di zucchero
25 g di lievito di birra fresco
Un uovo
Un pizzico di sale
Acqua q.b.

Per farcire

400 g di ricotta di pecora
200 g di zucchero semolato
100 g di gocce di cioccolato
1/2 bustina di vanillina

Per panatura e frittura

2 uova
Pangrattato q.b.
Un pizzico di sale
Olio di semi o di oliva

Procedimento

Per la crema di ricotta

Mettere la ricotta di pecora a sgocciolare in un colino e riporla in frigorifero finché non avrà perso il siero, quindi setacciarla, mescolarla per bene in una terrina insieme allo zucchero e alla vanillina e aggiungere le gocce di cioccolato.

Per la pasta dell'iris

Amalgamare in una terrina la farina setacciata, lo zucchero, il sale e lo strutto (a temperatura ambiente), quindi incorporare il lievito di birra sciolto in poca acqua tiepida e impastare versando il latte un poco per volta fino a ottenere un impasto morbido e omogeneo. Quindi aggiungere un uovo sbattuto e continuare a lavorare con energia, versando eventualmente un filo d’acqua. Coprire l’impasto con un panno e lasciare lievitare per un paio d’ore

Definizione dell'iris fritta

Stendere l’impasto delle iris e ricavare 12 dischetti spessi 1 cm e del diametro di 6 cm circa.
Distribuire la crema di ricotta su sei dei dischetti, coprire questi con i rimanenti dischetti, sigillare i bordi verso il basso e in dentro e lasciare lievitare per altri 45-60 minuti a temperatura ambiente.
Una volta lievitati, passare le iris nelle due uova sbattute insieme a un pizzico di sale e nel pangrattato e friggerle poche per volta in abbondante olio caldo fino a quando non si saranno dorate per bene. Quindi riporre le iris fritte su carta assorbente e lasciarle intiepidire un po' prima di consumare.


L'iris fritta e le sue varianti


L'iris fritta si presenta sotto diverse variazioni sia per quanto riguarda la preparazione dei panetti sia per quanto riguarda la farcitura. Per l'impasto si può utilizzare la margarina o il burro anziché lo strutto. Se si vuole risparmiare tempo si possono usare dei panini al latte già confezionati, avendo cura di svuotarli di parte della mollica per far posto alla farcitura. Alla crema si può aggiungere la zucca candita oltre alle gocce di cioccolato e può anche essere preparata con la più delicata e dolce ricotta di mucca, con ricotta di mucca mista a crema di latte, con sola crema di latte o con crema pasticcera o di cioccolato. E poi vi è anche l'iris al forno.

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Fonti: sicilianews24.it (descrizione) dolcisiciliani.net (per la ricetta)

Fotografie: web

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