L'isola del giorno dopo
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drogo11
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Ciao Emilia Empty Ciao Emilia

Mar 7 Mar 2023 - 22:07
Ieri per me non è stata decisamente una bella giornata: una mia cara amica, compagna di Liceo, ci ha giocato un brutto tiro anticipandoci nell'ultimo viaggio. A lei voglio dedicare questa poesia, scritta anni fa da un altro siciliano, per ricordarla in quella fase della nostra vita durante la quale ci sentivamo invincibili ed eterni, prima di scontrarci con le vicissitudini che il destino, spesso, ha voluto riservarci.

COMPAGNI DI LICEO

Lo sguardo laggiù, verso il liceo,
mi rivedo tra i banchi ad ascoltare
di storia lezioni e di latino.

Vaganti i pensieri, onde sul mare,
sentivo il declamar di poesie,
di filosofi antichi astruse idee,
di protoni e di ioni eterno agone.

Com’eran bravi i miei compagni a dire,
a recitar di grandi autori i versi,
i passi a commentar con foga e ardore!
E come un ladro teme d’esser scoperto
e contro il muro piatto e immobil posa,
tratto il respiro e manco ciglio batte,
sì me ne stavo sprofondato e assorto
col banco fuso, come è d’ape cera.
Inesorabile il dito già si posava
su quel registro, e lento giù giù scendeva:
passata la emme oh che respiro,
tornavo a vita pel periglio andato.
Ma uno scatto all’insù del dito ostile
dritto puntava con crudele ardire
su quel fantasma ancor tremante: io!

Belli quegli anni, però, da liceale,
tra compagni fidati, amici veri,
quanti dolci pensieri, quanto desio
di ritornare in su quei banchi assiso!
Ne son passati lustri, amici miei,
in un baleno volati or che ci penso,
e a retro gli occhi ed il pensiero volgo.

Adesso un po’ acciaccati, un po’ pensosi
per i fatti di vita e gli anni avanti
ci riuniamo a meditar sui fatti,
di insegnanti severi o stralunati,
di compagni a migliore vita andati.
Siam quelli che furon prima di noi,
insegnanti, ingegneri od avvocati,
dente di ruota in un perenne giro,
di mulino una ruota ch’acqua tira,
ruota di biga in gran sfrenata corsa.

Ma ci arride e ci culla e ci conforta
dei figli l'arco de l'ardente affetto,
dei nipoti che un dì del chiostro antico
varcheranno l’androne lieti e festosi:
colmi di speme come allora i nonni.

Federico (messana.org)

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Ciao Emilia AGls75S

Et si omnes, ego non
A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio
La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli
Stupidi si nasce, ma ridicoli ci si diventa
Wenn meine Großmutter Räder hätte, wäre sie ein Fahrrad
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