I Borghi del Ventennio: Borgo Antonio Cascino (EN)
Lun 27 Mar 2023 - 16:00
Il Borgo Antonino Cascino, anche noto semplicemente come Borgo Cascino, è una frazione di cinquanta abitanti, dista circa 12 chilometri dalla città di Enna ed è uno tra i più antichi e importanti borghi della provincia di Enna.
È uno dei villaggi rurali edificato in epoca fascista (XVIII anno del ventennio) per la riforma del latifondo agrario voluta da Mussolini che prevedeva la creazione di villaggi per lo sfruttamento agricolo dei campi circostanti, con la speranza che in futuro potessero fungere da nuclei per città più vaste, simile ad altre fondazioni siciliane di quel periodo (Pergusa, Borgo Baccarato, Borgo Bonsignore, Borgo Lupo, Borgo Giuliano, Borgo Vicarietto). Questi tentativi, tuttavia, non ebbero il seguito sperato e ad oggi quasi tutti questi borghi sono abbandonati.
Il borgo, edificato su progetto dell’Architetto Giuseppe Marletta, prese il nome in onore ad Antonino Cascino (Piazza Armerina, 14 settembre 1862 – Quisca, 29 settembre 1917): generale di divisione, fu il primo generale italiano a entrare a Gorizia nel 1916, a capo del Brigata Avellino, costituita in prevalenza da siciliani. La targa dell’Ente per la Colonizzazione del Latifondo Siciliano (ECLS), in memoria al Generale Antonino Cascino riporta le seguenti parole: “Nobile figura di condottiero e di soldato, diede costante e mirabile esempio di ardimento e di valore alle truppe della sua divisione, recandosi a condividere con esse, sulle prime linee, tutte le vicende della lotta. Gravemente ferito da proiettile nemico, volle ancora mantenere il comando, finché ebbe assolto il suo compito della giornata, stoicamente sopportando il dolore della ferita, che poi lo condusse a morte.” — Monte Santo, 15 settembre 1917”.
L’ubicazione di Borgo Cascino è stata studiata in modo da richiamare alla mente l’immagine del paesino rurale di collina. Sorge infatti su una collinetta con una superficie di base di una quindicina di ettari, che si innalza almeno di una cinquantina di metri rispetto al suolo circostante. La struttura rispecchia le architetture tipiche dell'epoca con linee molto rigide che si rifanno all'architettura imperiale dell'antica Roma, il borgo, infatti, presenta una piazza centrale circondata da edifici con portici e una chiesa, ma vi è anche presente una scuola rurale, l'edificio postale e la torre civica.
Il Comune di Enna, ha predisposto per Borgo Cascino un progetto di recupero e restauro, ma il piccolo insediamento ha inevitabilmente perso le funzioni originarie. Il luogo, comunque, è piuttosto suggestivo e caratterizzato da un’atmosfera calda e accogliente. Spesso vi si svolgono feste di matrimonio proprio in virtù di questa sua particolare atmosfera. E, non di raro, viene scelto come location per riprese cinematografiche.
Oggi il borgo fa parte del circuito “Giornate FAI di Primavera”
(dal web)Planimetria e vista assonometrica di Borgo Cascino
È uno dei villaggi rurali edificato in epoca fascista (XVIII anno del ventennio) per la riforma del latifondo agrario voluta da Mussolini che prevedeva la creazione di villaggi per lo sfruttamento agricolo dei campi circostanti, con la speranza che in futuro potessero fungere da nuclei per città più vaste, simile ad altre fondazioni siciliane di quel periodo (Pergusa, Borgo Baccarato, Borgo Bonsignore, Borgo Lupo, Borgo Giuliano, Borgo Vicarietto). Questi tentativi, tuttavia, non ebbero il seguito sperato e ad oggi quasi tutti questi borghi sono abbandonati.
il Generale di Divisione Antonino Cascino
la targa del Borgo
la targa dell'ECLS
Il borgo, edificato su progetto dell’Architetto Giuseppe Marletta, prese il nome in onore ad Antonino Cascino (Piazza Armerina, 14 settembre 1862 – Quisca, 29 settembre 1917): generale di divisione, fu il primo generale italiano a entrare a Gorizia nel 1916, a capo del Brigata Avellino, costituita in prevalenza da siciliani. La targa dell’Ente per la Colonizzazione del Latifondo Siciliano (ECLS), in memoria al Generale Antonino Cascino riporta le seguenti parole: “Nobile figura di condottiero e di soldato, diede costante e mirabile esempio di ardimento e di valore alle truppe della sua divisione, recandosi a condividere con esse, sulle prime linee, tutte le vicende della lotta. Gravemente ferito da proiettile nemico, volle ancora mantenere il comando, finché ebbe assolto il suo compito della giornata, stoicamente sopportando il dolore della ferita, che poi lo condusse a morte.” — Monte Santo, 15 settembre 1917”.
vedute aeree del Borgo di un tempo e di oggi
L’ubicazione di Borgo Cascino è stata studiata in modo da richiamare alla mente l’immagine del paesino rurale di collina. Sorge infatti su una collinetta con una superficie di base di una quindicina di ettari, che si innalza almeno di una cinquantina di metri rispetto al suolo circostante. La struttura rispecchia le architetture tipiche dell'epoca con linee molto rigide che si rifanno all'architettura imperiale dell'antica Roma, il borgo, infatti, presenta una piazza centrale circondata da edifici con portici e una chiesa, ma vi è anche presente una scuola rurale, l'edificio postale e la torre civica.
l'ingresso sud del Borgo
la Piazza del Borgo
la Chiesa del Borgo, dedicata a S. Francesco e S. Caterina
gli edifici che ospitavano l'ambulatorio e la delegazione podestarile
le case destinate agli artigiani
l'edificio che ospitava la Caserma dei Carabinieri e l'Ufficio Postale
la sede dell'ECLS
la Torre Littoria con evidenziata la posizione del serbatoio idrico collocato all'interno
Il Comune di Enna, ha predisposto per Borgo Cascino un progetto di recupero e restauro, ma il piccolo insediamento ha inevitabilmente perso le funzioni originarie. Il luogo, comunque, è piuttosto suggestivo e caratterizzato da un’atmosfera calda e accogliente. Spesso vi si svolgono feste di matrimonio proprio in virtù di questa sua particolare atmosfera. E, non di raro, viene scelto come location per riprese cinematografiche.
Oggi il borgo fa parte del circuito “Giornate FAI di Primavera”
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