Etta Scollo, la voce siciliana della cultura mitteleuropea

Forse la lontananza dalla sua terra natale (nata a Catania, vive abitualmente in Germania) alimenta in lei il desiderio di cantare la Sicilia e di indagare nel suo patrimonio culturale, e forse proprio il fatto di trovarsi distante dà alle composizioni musicali di Etta Scollo (all'anagrafe Concetta Scollo) quel sottile alone nostalgico che peraltro tanto si addice alla poesia araba classica. Musicalmente, riesce a catturare un intero universo, con i suoi pezzi completamente nudi accompagnati solo dalla chitarra, suoni della tradizione siciliana, e i vorticosi valzer. Il tema a lei affine è la poesia. E se nella definizione di “poesia per musica” siamo soliti riconoscere quei repertori di liriche che vengono alla luce con una chiara destinazione musicale, nei suoi lavori possiamo riconoscere la sua vocazione alla “musica per poesia”. Nei suoi lavori troviamo liriche diverse, moderne e contemporanee, colte e tradizionali, con qualche contributo della stessa autrice. Il suo è l’arcipelago tematico di un percorso musicale che si presenta come una navigazione “a vista” di cui la poesia è sempre solo punto d’approdo.
Nel suo ultimo lavoro, “Ora”, duetta con la straordinaria Hanna Schygulla una lirica di Bertold Brecht messa in musica da Hanns Eisler che, dalla ricerca di una disperata fiducia nella “gentilezza del mondo”, scioglie i suoi versi in quelli di una struggente ninna nanna siciliana.