Hotel “La Pineta” di Chiaramonte Gulfi

**drogo11** Admin Messaggi : 508 Data di iscrizione : 01.11.22 Località : Marte

Maestoso e sanguinante come un dinosauro ferito, immerso nel cuore di una pineta sempreverde, all’ombra dei cipressi di foscoliana memoria, sorge quel che rimane di uno degli alberghi pionieri dell’intero territorio ibleo e uno dei più prestigiosi degli anni ’70 e ’80. Una storia lunga quarantadue anni e che ancora non è finita, iniziata con una famiglia di imprenditori chiaramontani che in poco tempo sono riusciti a far decollare una struttura che è diventata quasi il simbolo di un’epoca di spensieratezza e che oggi si ritrova abbandonata al suo triste destino. Ascesa e declino sembrano caratterizzare la storia di un albergo che da molti è stato considerato il passpartout per il turismo in provincia di Ragusa.

Oggi è possibile scorgere soltanto quel che resta di questo gigante ferito che perde pezzi di sé stesso in concomitanza con il trascorrere degli anni.

La storia della Pineta ebbe inizio nel 1968, quando il signor Giovanni Alescio decise di acquistare un terreno per costruirvi un albergo. La struttura, di 4500 mq, sorge all’intero di un’area boschiva di indubbio valore naturalistico, praticamente nel cuore del monte Arcibessi, nel territorio di Chiaramonte Gulfi e in prossimità della chiesetta di Maria Santissima delle Grazie.

la Chiesa di Maria Santissima delle Grazie

L’albergo è costruito in uno stile abbastanza rustico, adatto al contesto circostante, ma non mancano alcuni dettagli particolari e di pregio, come il grande camino che ancora si ammira nella hall.

Il 31 dicembre del 1970, l’albergo, pizzeria, ristorante, bar e discoteca “La Pineta”, apre le porte al pubblico per la prima volta. Ed è solo l’inizio della sua storia.

Fra gli anni ’70 e ’80, l’albergo da subito diventa il punto di riferimento per i giovani di tutta la provincia ma non solo: la discoteca “Popi-Popi” situata all’interno della hall dell’albergo, crea un notevole flusso turistico non solo di giovani della provincia di Ragusa, ma anche da parte della vicina Siracusa e dei paesi della Val di Noto.

la Discoteca "Popi-Popi" ed una serata danzante

Ma l’albergo effettua il salto di qualità soprattutto negli anni ’80, considerati gli anni del suo splendore. “La Pineta”, infatti, diventa l’Albergo per eccellenza: chiunque arrivi in provincia di Ragusa fa tappa fra i monti. Innumerevoli, infatti, sono i personaggi celebri che hanno alloggiato presso la struttura: solo per citarne alcuni, Domenico Modugno, i Dick-Dick, Paolo Rossi, Fred Bongusto, Ornella Vanoni, Guido Renzi, Lara Saint-Paul, Placido Domingo, Pippo Baudo, Franco Zeffirelli.

il presentatore Nuccio Costa alla serata per le selezioni di Miss Italia 1974, svoltasi alla Pineta

Il regista Mario Bianchi girò alcune scene del suo film del 1978 “la banda Vallanzasca” in provincia e non tutti sanno che alcune scene hanno avuto come location le stanze dell’albergo.

la locandina del film "la banda Vallanzasca" del regista Mario Bianchi

L’intera troupe del film dormì presso l’hotel per un mese intero. Insomma, l’albergo era considerato quasi “la porta d’ingresso” soprattutto per il Comune di Chiaramonte Gulfi, che sembrava risvegliarsi dal torpore di sonnolento paesino di montagna proprio in quegli anni.

alcune suggestive immagini della struttura

L’albergo rimase aperto fino al 1994, anno in cui la famiglia decise di chiuderlo e di venderlo. E' qui iniziano le dolenti note. Varie vicende burocratiche e rimpalli di responsabilità tra comune e provincia si sono susseguiti e hanno interessato l’hotel, senza riuscire a portare a realizzare i molteplici progetti su di esso.

Tra questi vi era quello di crearvi una succursale dell’istituto alberghiero di modica, ma una indagine della Corte dei conti in merito un possibile danno erariale subito dal comune all’atto di acquisto del terreno e una successiva alienazione dell’immobile, hanno comportato la mancata realizzazione di ogni progetto possibile.

Forse il suo destino è quello di rimanere quello che è adesso: il simbolo di un passato glorioso destinato solo al nulla e all’oblio.

Esiste una leggenda riguardo questo luogo che lega la nascita, la vita stessa e il declino dell'hotel a quelli del suo proprietario. Racconti popolari, infatti, narrano che il padrone, un commerciante prima di avviare la costruzione della pineta, incontrò in sogno una presenza che gli indicò un tesoro nascosto, in siciliano chiamato "a truvatura" e che obbligò il signore a investire la somma nel terreno dove sarebbe sorto "la pineta".

Gli anni di splendore dell'hotel furono gli anni della gloria del suo proprietario e quando egli si ammalò iniziò il declino contestuale della sua creatura.

insieme al proprietario se ne andava anche un pezzo di importante storia del luogo, un edificio enorme che fu attraversato da milioni di persone e chissà quante storie si consumarono al suo interno.

(dal web)