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La Chiesa di San Nicola di corso Calatafimi, PA Empty La Chiesa di San Nicola di corso Calatafimi, PA

Dom 29 Gen 2023 - 17:14
La Chiesa di San Nicola di corso Calatafimi, PA Q4tDGTc


Superstite di stagioni più fortunate, stretto a latere del più sontuoso neoclassico Palazzo Gravina-Palagonia, insiste oltre il numero civico 631 di corso Calatafimi la piccola chiesa di San Nicola nell’apparente distrazione del traffico veicolare circostante che quotidianamente ingolfa l’arteria stradale in direzione della circonvallazione del capoluogo siciliano.
Ecco la sua storia.
Chiesa di San Nicolò a Mezzomonreale, edificata il 5 Novembre 1727 presso la Villa Sciara-Notarbartolo in Corso Calatafimi a Palermo. Restaurata nel 1890 dal Parroco Riela, che fece apporre l’orologio sulla  facciata. Vi fu eretta la Parrocchia di San Nicolò, una delle cinque dedicate al Santo nella Città di Palermo il 31 Marzo 1810. Nel 1940, resasi insufficiente l'antica Chiesa per  l'accresciuto numero della popolazione della borgata, la Parrocchia venne trasferita nella nuova Chiesa di S. Oliva. Continuò ad essere officiata come succursale della Parrocchia fino al 1980. Gli arredi sacri vennero trasferiti nella Chiesa Parrocchiale. Dopo circa 10 anni di chiusura ed abbandono, crollò il tetto e rimase in piedi soltanto la facciata, dal sobrio paramento ottocentesco in gran parte scrostato ed in parte ricoperto da un pittoresco rampicante che l'ha salvata dal crollo. In seguito al sequestro da parte del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico della Polizia Municipale, l'Assessorato Regionale ai Beni Culturali ne ha curato il Restauro conservativo di somma urgenza nell'anno 2001, lavori che sono stati interrotti.


La Chiesa di San Nicola di corso Calatafimi, PA CeRpf9q


Un esercizio ben riuscito di Storicismo locale in cui si armonizzano nello sviluppo verticale della piccola facciata ben quattro sezioni differenti in asse simmetrico al severo portale d’accesso sovrastato da un minimale timpano triangolare a cui fanno seguito in ordine crescente: una finestra semicircolare con raggera di elementi in ferro battuto originale, l’oculo per l’orologio e la singolare e aggraziata soluzione terminale di chiusura con arco trilobato sopra cui impera ancora la piccola croce ancora in ferro battuto.


La Chiesa di San Nicola di corso Calatafimi, PA OJuxQeo


Ma a suscitare l’interesse maggiore, oltre alla cura esclusiva delle proporzioni è il rispetto puntuale di un codice linguistico che trova conforto nelle singole partiture il conforto di un organismo autenticamente indipendente in cui le due paraste di piano terra (una risulta perduta da tempo) stringono e proiettano idealmente la composizione verso lo sviluppo verticale, palesando al contempo il ruolo dominante dell’uso plastico dell’intonaco per tutto il cosiddetto “secolo del ferro”.


La Chiesa di San Nicola di corso Calatafimi, PA QZ1dvU1


Un piccolo trattato di estetica dell’architettura applicata allo spazio urbano, in cui persino nell’attuale stato in cui versa questo prezioso testimone del tempo si esplica il primato del concetto di “progetto” sempre attivo nella Palermo del passato a cui andrebbe stimolato quello odierno di restauro in accordo con l’art. 9 della Costituzione italiana.
Essendo un’architettura prevalentemente dalla “pelle di intonaco”, senza un progetto imminente e scientifico di restauro mirato a restituirne l’interezza dello sviluppo frontale, ben presto perderemo una quinta urbana di singolare bellezza, piccola forse, ma per tale motivo capace di restituire il valore più autentico del costruire “dettagli” in animo ai nostri avi.

La Chiesa di San Nicola di corso Calatafimi, PA C7MIkj6

Fonti: balarm.it (articolo di Danilo Maniscalco), palermodavedere.it (per la parte storica sig. Ugo R.)

Fotografie: web

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(Michel Houellebecq)
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