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La grotta del Garrone
Ven 10 Feb 2023 - 20:53
La grotta del Garrone
La Grotta del Garrone è una cavità di origine tettonica con all’interno delle interessanti formazioni calcaree. Si trova nel territorio di Piana degli Albanesi ed è facilmente raggiungibile lungo un sentiero tracciato che conduce fino all’ingresso e successivamente arriva a Portella del Garrone. Quest’ultima era un valico di importanza strategica percorso da una Regia Trazzera (N 32 del catasto delle R.T.) che separa Monte Pizzuta dalla Costa di Carpineto e che in parte attualmente coincide con “l‘Itinerarium Rosaliae”
È una vasta caverna: vi si accede dal tetto di un ambiente crollato in antico percorrendo una discesa di terra alla fine sbarrata da massi crollati varcati i quali la grotta prosegue con altro ambiente con sviluppo ascendente. Nella depressione lo stillicidio piuttosto sensibile alimenta un “laghetto” di una cinquantina di metri quadri con acqua perenne. L’ambiente non è idoneo per abitarvi, la frequentazione è legata all’acqua prezioso elemento in una regione molto arida. Presso il laghetto sono state rinvenute lucerne ellenistiche, romane e frammenti ad impasto fra cui una grossa ansa appartenente ad una grande olla tipica della coltura di Piano Quartana dell’Eneolitico finale.
Vogliamo segnalare la possibilità di due percorsi, uno molto breve, l'altro lungo. Iniziamo dal secondo
Percorso lungo
Quota di partenza: 761 m
Quota massima: 1333 m
Quota di arrivo: 1333 m
Dislivello: 572 m
Lunghezza del percorso: 4 Km
Tempo di percorrenza: 2 ore (compresa visita in grotta)
Natura del percorso: stradella, sentiero e breve tratto di roccette
Grado di difficoltà: medio
Si parte da Piana degli Albanesi, che dista circa 45 minuti da Palermo. Bisogna entrare in paese, superare il centro e dirigersi verso l’ingresso della Riserva Naturale Orientata della Pizzuta; per raggiungerlo si può deviare per via S.Giovanni, traversa sulla destra rispetto al corso principale del paese; la strada, in salita, porta fino all’inizio della strada sterrata, che parte da una chiesetta e che si trova in prossimità del vecchio ospedale abbandonato. Si possono lasciare le auto alla fine della strada sterrata, all’ingresso della Riserva.
Lasciate le auto si segue il sentiero. A pochi minuti dalla partenza, dopo aver superato un grosso masso sul sentiero, si trova l’indicazione della grotta, verso sinistra, che si raggiunge in un paio di minuti.
La grotta si può visitare tutta in circa 45 minuti di tempo: è necessario l’uso di torce e di vestiti adeguati, dato che dentro c’è molta umidità e quindi del fango.
Vista la grotta, si riprende il sentiero che conduce alla portella Garrone, dove si trova un vecchio bunker; accanto al bunker, c’è una piccola casa, aperta;da qui si segue il sentiero, che parte da dietro la casa e si snoda a sinistra del filo spinato, mantenendosi a mezza costa, sotto le creste; dopo circa 45 minuti si arriva in prossimità delle case delle Neviere. Raggiunta la seconda casa, si lascia il sentiero, si oltrepassa il filo spinato, da un’apertura abbastanza evidente, e si raggiunge la vetta su roccette, in circa 15 minuti.
Percorso breve
Distanza: 2 KM
Dislivello: 85 m
Difficoltà: 2.2 /5
Tempo: 2 ore
Come si può notare i tempi di questo percorso sono piuttosto larghi. Da fare con calma
Una volta parcheggiata l’auto si segue un sentiero in salita per circa 1.5 Km. L’ultima parte del sentiero è abbastanza ripida. Si consiglia abbigliamento tecnico quali scarpe da trekking, pantaloni lunghi e una giacca, dato che all’interno fà freddo. La prima parte della grotta che fa da ingresso, dunque è in piena luce, è una tipica caverna di crollo dalla forma campaniforme, l’accesso avviene dunque dall’alto ed il percorso si sviluppa lungo un pendio molto ripido e scivoloso costituito da conoide formata dalle rocce della antica volta franata ricoperte interamente di terra.
All’ingresso della grotta cresce la Phyllitis scolopendrium, una felce frequente solo localmente in zone umide.
A 100 metri dalla Grotta del Garrone passa il Sentiero Italia CAI. Una volta arrivati a Portella del Garrone, proprio dove c’è un bunker, il Sentiero Italia svolta a sinistra per riscendere a Piana degli Albanesi. Se si prende il sentiero verso destra, dopo 100 metri si trova la grotta. Si consiglia abbigliamento e calzature idonee (scarpe da trekking) e giacca perchè dentro fa fresco.
All'interno della grotta, grazie al suo particolare microclima, è possibile osservare due tipi di felci rare in Sicilia e di tanto in tanto la grotta è visitata da un pipistrello ferro di cavallo... raro in tutta Italia.
Per raggiungere il percorso che porta alla grotta che vi mostriamo nel video di Michele Ammirata
È una vasta caverna: vi si accede dal tetto di un ambiente crollato in antico percorrendo una discesa di terra alla fine sbarrata da massi crollati varcati i quali la grotta prosegue con altro ambiente con sviluppo ascendente. Nella depressione lo stillicidio piuttosto sensibile alimenta un “laghetto” di una cinquantina di metri quadri con acqua perenne. L’ambiente non è idoneo per abitarvi, la frequentazione è legata all’acqua prezioso elemento in una regione molto arida. Presso il laghetto sono state rinvenute lucerne ellenistiche, romane e frammenti ad impasto fra cui una grossa ansa appartenente ad una grande olla tipica della coltura di Piano Quartana dell’Eneolitico finale.
Vogliamo segnalare la possibilità di due percorsi, uno molto breve, l'altro lungo. Iniziamo dal secondo
Percorso lungo
Quota di partenza: 761 m
Quota massima: 1333 m
Quota di arrivo: 1333 m
Dislivello: 572 m
Lunghezza del percorso: 4 Km
Tempo di percorrenza: 2 ore (compresa visita in grotta)
Natura del percorso: stradella, sentiero e breve tratto di roccette
Grado di difficoltà: medio
Si parte da Piana degli Albanesi, che dista circa 45 minuti da Palermo. Bisogna entrare in paese, superare il centro e dirigersi verso l’ingresso della Riserva Naturale Orientata della Pizzuta; per raggiungerlo si può deviare per via S.Giovanni, traversa sulla destra rispetto al corso principale del paese; la strada, in salita, porta fino all’inizio della strada sterrata, che parte da una chiesetta e che si trova in prossimità del vecchio ospedale abbandonato. Si possono lasciare le auto alla fine della strada sterrata, all’ingresso della Riserva.
Lasciate le auto si segue il sentiero. A pochi minuti dalla partenza, dopo aver superato un grosso masso sul sentiero, si trova l’indicazione della grotta, verso sinistra, che si raggiunge in un paio di minuti.
La grotta si può visitare tutta in circa 45 minuti di tempo: è necessario l’uso di torce e di vestiti adeguati, dato che dentro c’è molta umidità e quindi del fango.
Vista la grotta, si riprende il sentiero che conduce alla portella Garrone, dove si trova un vecchio bunker; accanto al bunker, c’è una piccola casa, aperta;da qui si segue il sentiero, che parte da dietro la casa e si snoda a sinistra del filo spinato, mantenendosi a mezza costa, sotto le creste; dopo circa 45 minuti si arriva in prossimità delle case delle Neviere. Raggiunta la seconda casa, si lascia il sentiero, si oltrepassa il filo spinato, da un’apertura abbastanza evidente, e si raggiunge la vetta su roccette, in circa 15 minuti.
Percorso breve
Distanza: 2 KM
Dislivello: 85 m
Difficoltà: 2.2 /5
Tempo: 2 ore
Come si può notare i tempi di questo percorso sono piuttosto larghi. Da fare con calma
Una volta parcheggiata l’auto si segue un sentiero in salita per circa 1.5 Km. L’ultima parte del sentiero è abbastanza ripida. Si consiglia abbigliamento tecnico quali scarpe da trekking, pantaloni lunghi e una giacca, dato che all’interno fà freddo. La prima parte della grotta che fa da ingresso, dunque è in piena luce, è una tipica caverna di crollo dalla forma campaniforme, l’accesso avviene dunque dall’alto ed il percorso si sviluppa lungo un pendio molto ripido e scivoloso costituito da conoide formata dalle rocce della antica volta franata ricoperte interamente di terra.
All’ingresso della grotta cresce la Phyllitis scolopendrium, una felce frequente solo localmente in zone umide.
A 100 metri dalla Grotta del Garrone passa il Sentiero Italia CAI. Una volta arrivati a Portella del Garrone, proprio dove c’è un bunker, il Sentiero Italia svolta a sinistra per riscendere a Piana degli Albanesi. Se si prende il sentiero verso destra, dopo 100 metri si trova la grotta. Si consiglia abbigliamento e calzature idonee (scarpe da trekking) e giacca perchè dentro fa fresco.
All'interno della grotta, grazie al suo particolare microclima, è possibile osservare due tipi di felci rare in Sicilia e di tanto in tanto la grotta è visitata da un pipistrello ferro di cavallo... raro in tutta Italia.
Per raggiungere il percorso che porta alla grotta che vi mostriamo nel video di Michele Ammirata
Fonti: balarm.it, searchgo.it, lasiciliainrete.it, sikaniatrek.it, sentiridisicilia.files.wordpresss.com
Fotografie: web
Filmato YouTube di Michele Ammirata
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Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi.
(Michel Houellebecq)
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