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La Grotta del Gatto (Etna)
Sab 4 Mar 2023 - 18:58
La Grotta del Gatto
Iniziamo dal dire di che cosa si stia parlando.
Si tratta di una breve galleria di scorrimento contenuta in lave molto antiche. La cavitá é costituita dai resti di un imponente condotto lavico, oggi quasi totalmente crollato. La grotta si articola in due rami posti agli estremi nord e sud della radura dovuta la crollo della suddetta struttura di scorrimento. Il ramo a nord é lungo poco piú di quattro metri, mentre il ramo a sud é costituito da un circa ventinove metri di galleria ben conservata. Il pavimento nel ramo nord é di detriti e terra, mentre nel tratto sud é costituito da lava a superficie unita fatta eccezione per la parte terminale dove c'é un copioso accumulo di detriti e terra. Sono poco visibili i fenomeni di rifusione sulla volta e sulle pareti, quei pochi esempi sono costituiti quasi totalmente da lamine di distacco. All'interno della grotta si osservano copiose ragnatele e resti di mammiferi (istrice, coniglio).
Info tratte da Gruppo Grotte Catania.
Il percorso
Difficoltà: bassa
Dislivello: 100 m
Altezza massima: 1050 m
Distanza: 3-4 km
Tempo di percorrenza: 1 - 2 ore
Stagione consigliata: tutte
Partendo da Zafferana in direzione Etna sud e qualche tornante dopo l’hotel Hemmuas c'è uno spiazzale, che nella stagione autunnale è solitamente molto frequentato per la presenza nelle vicinanze di boschi di castagno. Davanti allo spaziale avrete modo di notare un cancello con un passaggio pedonale aperto che vi porta dentro un bosco. Da qui vi sembrerà di essere immersi in un’atmosfera fiabesca.
Proseguite nella strada sterrata, in cui troverete anche delle buone segnaletiche che vi indicheranno il sentiero. Camminando, incontrerete dei bellissimi alberi ricoperti di muschio dal colore verde smeraldo, con aceri, castagni, pini e resterete impressionati oltre che dai colori, anche dai suoni del bosco, con una grande varietà di animali. A un certo punto incontrerete una piccola grotta e subito dopo un segnale indicante la “Tana del topo quercino”. Continuando alla scoperta del bosco finirete in una radura ribattezzata “Aula Magna”, dove gli animali del bosco si riuniscono.
Da qui in poi non ci sono altri segnali. E’ possibile tornare indietro oppure proseguire nel bosco fino ad incontrare una stradina sterrata. A sinistra si va verso l’uscita del sentiero. Percorrendo tutta la stradina, incontrerete un bivio sulla sinistra che porta alla Grotta del Gatto, una grotta di scorrimento lavico lunga alcune decine di metri, con dentro una piccola rappresentazione della Natività. Si tratta di una breve galleria di scorrimento contenuta in lave molto antiche. La cavità è costituita dai resti di un imponente condotto lavico, oggi quasi totalmente crollato.
La grotta si articola in due rami posti agli estremi nord e sud della radura dovuta la crollo della suddetta struttura di scorrimento. Il ramo a nord è lungo poco più di quattro metri, mentre il ramo a sud è costituito da circa ventinove metri di galleria ben conservata. Il pavimento nel ramo nord é di detriti e terra, mentre nel tratto sud é costituito da lava a superficie unita fatta eccezione per la parte terminale dove c’è un copioso accumulo di detriti e terra.
Una volta usciti dal sentiero, alla destra dello spiazzale troverete un altro cancello con un passaggio pedonale aperto. All’interno tra i boschi è presente una bellissima area attrezzata con tanti tavoli in legno ed alcuni barbecue nei quali è possibile arrostire. Dentro quest'area sono anche presenti dei servizi pubblici.
Si tratta di una breve galleria di scorrimento contenuta in lave molto antiche. La cavitá é costituita dai resti di un imponente condotto lavico, oggi quasi totalmente crollato. La grotta si articola in due rami posti agli estremi nord e sud della radura dovuta la crollo della suddetta struttura di scorrimento. Il ramo a nord é lungo poco piú di quattro metri, mentre il ramo a sud é costituito da un circa ventinove metri di galleria ben conservata. Il pavimento nel ramo nord é di detriti e terra, mentre nel tratto sud é costituito da lava a superficie unita fatta eccezione per la parte terminale dove c'é un copioso accumulo di detriti e terra. Sono poco visibili i fenomeni di rifusione sulla volta e sulle pareti, quei pochi esempi sono costituiti quasi totalmente da lamine di distacco. All'interno della grotta si osservano copiose ragnatele e resti di mammiferi (istrice, coniglio).
Info tratte da Gruppo Grotte Catania.
Il percorso
Difficoltà: bassa
Dislivello: 100 m
Altezza massima: 1050 m
Distanza: 3-4 km
Tempo di percorrenza: 1 - 2 ore
Stagione consigliata: tutte
Partendo da Zafferana in direzione Etna sud e qualche tornante dopo l’hotel Hemmuas c'è uno spiazzale, che nella stagione autunnale è solitamente molto frequentato per la presenza nelle vicinanze di boschi di castagno. Davanti allo spaziale avrete modo di notare un cancello con un passaggio pedonale aperto che vi porta dentro un bosco. Da qui vi sembrerà di essere immersi in un’atmosfera fiabesca.
Proseguite nella strada sterrata, in cui troverete anche delle buone segnaletiche che vi indicheranno il sentiero. Camminando, incontrerete dei bellissimi alberi ricoperti di muschio dal colore verde smeraldo, con aceri, castagni, pini e resterete impressionati oltre che dai colori, anche dai suoni del bosco, con una grande varietà di animali. A un certo punto incontrerete una piccola grotta e subito dopo un segnale indicante la “Tana del topo quercino”. Continuando alla scoperta del bosco finirete in una radura ribattezzata “Aula Magna”, dove gli animali del bosco si riuniscono.
Da qui in poi non ci sono altri segnali. E’ possibile tornare indietro oppure proseguire nel bosco fino ad incontrare una stradina sterrata. A sinistra si va verso l’uscita del sentiero. Percorrendo tutta la stradina, incontrerete un bivio sulla sinistra che porta alla Grotta del Gatto, una grotta di scorrimento lavico lunga alcune decine di metri, con dentro una piccola rappresentazione della Natività. Si tratta di una breve galleria di scorrimento contenuta in lave molto antiche. La cavità è costituita dai resti di un imponente condotto lavico, oggi quasi totalmente crollato.
La grotta si articola in due rami posti agli estremi nord e sud della radura dovuta la crollo della suddetta struttura di scorrimento. Il ramo a nord è lungo poco più di quattro metri, mentre il ramo a sud è costituito da circa ventinove metri di galleria ben conservata. Il pavimento nel ramo nord é di detriti e terra, mentre nel tratto sud é costituito da lava a superficie unita fatta eccezione per la parte terminale dove c’è un copioso accumulo di detriti e terra.
Una volta usciti dal sentiero, alla destra dello spiazzale troverete un altro cancello con un passaggio pedonale aperto. All’interno tra i boschi è presente una bellissima area attrezzata con tanti tavoli in legno ed alcuni barbecue nei quali è possibile arrostire. Dentro quest'area sono anche presenti dei servizi pubblici.
Fonti: setierietna.alterbista.org, etnanatura.it, etnatracking.com
Fotografie: web
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