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Palermo e le sue particolari biblioteche Empty Palermo e le sue particolari biblioteche

Mer 8 Feb 2023 - 18:31
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La lettura non è un'attività molto praticata nel nostro bel paese. Ma c'è gente che si attiva per far si che, invece, si diffonda per quanto possibile. Oggi vogliamo portare l'attenzione su due biblioteche palermitane, indubbiamente particolari


Biblioteca Sociale Federiciana ‘Da Da’

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Un luogo magico, una piccola oasi di cultura dove fare un salto temporale sembra possibile. Un po' come se fosse una macchina del tempo, un piccolo nido in cui perdersi ma sentendosi sempre avvolti, come quando si è a casa. È la sensazione che si prova quando si varca la soglia della Biblioteca Sociale "Da Da" creata da Riccardo Oneto Duca di Sperlinga.
La famiglia originaria del Duca si divide tra il Principe di San Lorenzo, al quale appartiengono gli Oneto di Marsala, e il Duca di Sperlinga, dal quale deriva la famiglia di Riccardo Oneto che, nell'800, fu proprietaria di villa Flora, sotto Monreale, luogo in cui si discutevano le vicessitudini di Palermo. Inoltre, la sede della famiglia era Palazzo Oneto in cui visse Riccardo Oneto da piccolo, prima di perdere il padre all'età di nove anni a causa di una malattia.
Riccardo Oneto, durante la sua vita, ha sempre coltivato il suo grande amore per la scrittura e la letteratura, forze motrici che lo hanno portato a creare questo piccolo ma grande spazio in un luogo urbano in cui non esiste niente di tutto ciò.
Infatti, ciò che salta all’occhio, percorrendo la parte alta di corso Calatafimi, è una grande parete di libri che fanno da contorno ad una piccola porta colorata e un cancello nero. Se se ne varca la soglia si entra in un mondo in cui tutto è possibile.
Lo scopo principale è quello di avvicinare la gente del territorio alla lettura, specialmente i giovani d’oggi che, in parte, non sentono vicino a sé il mondo letterario.
Si sa che i libri invenduti, dopo un certo periodo, vanno al macero, ma non tutti, ci sono movimenti di bibliofili imperituri, che in tanti luoghi cittadini lasciano libri usati che attendono solo di essere “adottati”, letti e di nuovo messi a disposizione, per dare ad altre persone questa possibilità di conoscenza. Il fenomeno è stato definito con il termine inglese di BookCrossing, ma in Italia sarebbe meglio definirlo “passalibro”. In sostanza è un “prestito fiduciario” per la condivisione delle risorse e dei saperi, organizzato da un “movimento resistente” che s’impegna ad evitare l’abbandono o la distruzione di testi lasciati a prendere polvere in qualche angolo della cantina o in soffitta, che nel migliore dei casi finiscono sui banchi dei libri usati nei mercatini rionali o negli scaffali di piccole biblioteche popolari .
Questa biblioteca sociale ha sede in uno dei due bassi edifici laterali sui cui piloni era incernierato il pesante cancello d’ingresso della Tenuta Reale di Boccadifalco, voluta tra il 1799 e il 1810 dal re delle due Sicilie Francesco I. A sormontare l’ingresso della Tenuta, due sfingi con la testa femminile dette “I Leoni”, realizzate in marmo grigio proveniente dal Monte Billiemi, presso Palermo.


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Non sarà difficile trovarla, anche grazie alle centinaia di libri esposti alle intemperie che decorano la parete esterna, facendo da coronamento alla porta d’entrata. Di certo questi non sono testi di pregio, ma l’immagine restituisce bene il senso dell’iniziativa.
Dentro, nell’antico grande mobile libreria che contorna le pareti, centinaia di libri avuti in donazione da tanti cittadini, al momento “ordinati in maniera casuale”, ma pronti per una adozione temporanea. «Mi ha fatto molto piacere vedere l’interesse dei passanti che si soffermavano a guardare dentro, chiedendo di che si trattasse», ha detto il presidente dell’associazione Riccardo Oneto. «Il giorno dopo l’inaugurazione si è presentato in biblioteca un ragazzetto magro che mi chiese se vendevamo libri usati. Nel sapere che siamo una biblioteca sociale e non vendevamo libri ma li davamo in prestito per chi avesse avuto voglia di leggere, rimase per un attimo basito e poi confessò che era un appassionato dello scrittore Fabio Volo, ma siccome il padre aveva un lavoro precario per tre giorni a settimana, non poteva chiedergli di comprare un suo libro. Così io gliene donai uno dedicandoglielo, mentre con gli occhi lucidi mi ringraziava. Andò via come se avesse vinto un premio, ma il premio lo avevamo vinto noi», ha poi chiosato Riccardo Oneto.
Ecco, l’intento è proprio quello. Dare a tutti la possibilità di leggere, far battere il cuore sentendo scorrere le pagine dei libri tra le dita.


La bibliobancarella

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Ogni libro ha una sua dignità storica, una sacralità quasi mistica che gli appartiene per quella dimensione sovratemporale che lo lega al passato e ne fa ineludibile testamento per il futuro.
E mentre l’ingorgo della rete ha la pretesa di catalogare tutto il sapere e lo scibile umano, c’è ancora chi crede che la condivisione della cultura parta non da uno spider di rete, ma dall’uomo.
Pietro Tramonte, ex ragioniere ora in pensione, è uno di questi. Poeta palermitano "estemporaneo", decide di coronare il sogno di una vita aprendo nel febbraio 2013 una biblioteca itinerante a Piazza Monte S. Rosalia, nei pressi di Via Roma, angolo via Gagini.
50mila titoli presenti, dai classici greci e latini alle storiche copie dei quotidiani “L’Ora” e “Giornale di Sicilia”, catalogati con la cura di un bibliofilo e da ammirare tra le strette stradine silenziose del centro storico di Palermo. Una delle più grandi collezioni d’Italia, ma che si affianca a iniziative già presenti in città come Napoli e Torino.
Un vero e proprio paradiso per gli amanti della lettura e per chi cerca qualcosa fuori dalle righe. La biblioteca in questione è a cielo aperto, il suo pavimento non è in parquet o moquette, ma al contrario è costituito da una balate (pietra squadrata tipica del centro storico cittadino) e da antichi tappeti. Gli scaffali, custodi di molti saggi, romanzi, biografie e altro, non hanno nulla di costoso, anzi, sono un chiaro esempio di riciclaggio di vecchi armadi e scrivanie, spesso donati, e a cui è stato dato un nuovo scopo.
Prima di girare nella strada vi è  un simpatico cartello  con su scritto "Aperto per ferie" saluta i visitatori, e anche un'altra indicazione che dice "ZTL: ZONA A TRAFFICO LIBRARIO".


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L'iniziativa  di Pietro nasce con l'affitto di un piccolo magazzino in Piazza Monte Santa Rosalia, dove qualche anno fa ha deciso di conservare la sua personale collezione di testi, mettendoli a disposizione di tutti, scambiandoli con altri volumi o tramite donazioni, sia nuovi testi che un piccolo contributo economico importante per il mantenimento e il continuo sviluppo della biblioteca stessa. Lui stesso racconta: "Facevo il ragioniere, ma mi definisco un raccoglitore seriale di libri. Quando sono andato in pensione ho deciso, anzi ho sentito, di dover fare qualcosa di buono, di socialmente utile. Per 200 € ho preso in affitto questo piccolo spazio e ho portato qui, per la felicità di mia moglie – ride – i miei 4000 libri, mettendoli a disposizione dei palermitani.” Nel tempo le sue attività hanno incuriosito passanti, residenti e turisti che da subito hanno sostenuto il suo progetto, contribuendo al suo sviluppo, e donando a loro volta i propri libri. In questo modo migliaia di volumi hanno avuto l'opportunità di  essere riscoperti e riletti, passando da una mano all'altra e non tramontando mai. Nella sua biblioteca, dunque, non si barattano solo libri, ma si condividono ricordi e si vivono emozioni. Ed è probabilmente proprio per questo che non vi è alcun scopo di lucro in questa iniziativa, anzi lui è molto più felice di donare agli altri che di ricevere.
Chiunque sia passato per questa biblioteca non può che adorare Pietro, che sta dedicando la sua intera vita a questa "missione". L'uomo vi accoglierà con un gran sorriso e sarà pronto a rispondere ad ogni domanda sui volumi da bravo custode dell'intera, enorme e inestimabile collezione. La biblioteca è sempre aperta a tutti coloro che decidono di dedicarvi il proprio tempo, tanto più che il numero dei libri presenti è talmente grande da richiede una ricerca dettagliata e attenta. Se siete amanti della lettura scoprirete che in questa viuzza palermitana vi è un tesoro inestimabile, il tesoro di Pietro che ha creato, nel suo piccolo, una vera e proprio rivoluzione socioculturale sottolineando l'importanza, che forse, oggi è fin troppo sottovalutata, della condivisione.
“Questo è il mio valore aggiunto all’Isola”, continua il Tramonte. E se come scriveva Cicerone "I libri sono l'alimento della giovinezza e la gioia della vecchiaia", il suo esempio ne è la palese dimostrazione.

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Fonti: balarm.it, terreincognitemagazine.it, eccellenzemeridionali.it

Fotografie: web

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Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi.
(Michel Houellebecq)
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