L'isola del giorno dopo
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Andare in basso
mamar
mamar
Admin
Messaggi : 1211
Data di iscrizione : 01.11.22
Località : l'isola che non c'è

 La pigna siciliana, una tradizione in ceramica. Cosa significa? Empty La pigna siciliana, una tradizione in ceramica. Cosa significa?

Mar 8 Nov 2022 - 20:01

La pigna di ceramica

 La pigna siciliana, una tradizione in ceramica. Cosa significa? YImFDdN



La pigna siciliana rappresenta da sempre un simbolo di buona fortuna, salute e prosperità, al punto da essere regalata ai novelli sposi, in occasione di nascite, lauree e altre ricorrenze. I siciliani, infatti, non sono di certo estranei alla scaramanzia. Pertanto, tra i diversi portafortuna, dal comunissimo peperoncino rosso alla Trinacria, non accade raramente che si trovino esposte in casa, sui balconi o all’esterno dei palazzi anche le pigne siciliane in ceramica, finemente lavorate e coloratissime.

Al di là del suo significato scaramantico, comunque, la pigna siciliana in ceramica (famosissima e molto apprezzata quella di Caltagirone) ricopre ormai a pieno titolo, come la Trinacria, i Pupi e altri simboli locali, il ruolo di vessillo dell’Isola, e nel tempo è diventata elemento distintivo e immediatamente riconoscibile di questa terra. Ma qual è il suo significato?

 La pigna siciliana, una tradizione in ceramica. Cosa significa? ZQqeXZp



Giuseppe Pitrè, a proposito della pigna, racconta all’etnologo, linguista e orientalista Angelo De Gubernatis: “Il pino si tiene in molta stima, perché fornisce l’incenso per le funzioni religiose e richiama Gesù bambino. Raccogli una pigna, sguscia il frutto e taglia, in verticale, il gheriglio. Se tu vi guardi bene dentro, vedrai qualche cosa che somiglia ad una mano; è quella del bambino in atto di benedire. E’ da spere che nella fuga in Egitto, la Sacra Famiglia, non avendo dove adagiarsi, incontrato per via un lupino, vi si accostò. A quei tempi il lupino, come il tameriggio, era un bell’albero e squisito assai. Il lupino egoista, si rifiutò di accogliere sotto di sé i poveri fuggitivi e strinse e raccolse i suoi larghi rami, sicché essi rimasero allo scoperto e dovettero proseguire, tra la stanchezza e il panico, il doloroso viaggio; ma visto, indi a non molto, un pino, e sotto di esso ricoveratisi, il pino allargò i suoi bei rami e, amorosamente, nascose Gesù bambino nel suo frutto. Da quel giorno in poi, ebbe il favore della mano del Bambinello e prosperò sempre, e il lupino maledetto, fu condannato a non sollevarsi una spanna da terra e il suo frutto ad essere amaro quale oggi si trova“.

 La pigna siciliana, una tradizione in ceramica. Cosa significa? S1GchBc]



Facendo un grande salto nel passato, penetrando nelle radici della lontana cultura babilonese, per poi passare in quella greca e in quella romana cattolica, vogliamo far emergere i tanti significati della pigna, stratificati nel tempo.

In principio la pigna fu associata all’uovo cosmico, spesso rappresentato nelle storie cosmogoniche delle origini del mondo e legato, quindi, alla nascita e alla creazione del genere umano; un chiaro riferimento la collegò, inoltre, alla ghiandola pineale che, assomigliando a una piccola pigna da cui deriva il suo nome, venne ritenuta, dal filosofo francese Descartes, la sede dell’Anima. Assimilata al “Terzo Occhio” e, di conseguenza, all’atto del risveglio stesso, nella tradizione indù si insegna a risvegliarlo attivando i “sette chakra”, attraverso il Kundalini Yoga, un esercizio antico, ancora oggi praticato, che permette lo sviluppo dell’intuizione, aumentando la conoscenza e la coscienza di sé e liberando il potenziale creativo di ognuno.

Ma il Terzo Occhio, o “ghiandola pineale,” è stato descritto da autori, pittori e poeti, anche, come il “segreto perduto” della Massoneria. Nel libro del 1918 del dottor George Washington Carey : “Le meraviglie del corpo umano”, si afferma: “… L’occhio che tutto vede … Questo è l’occhio della massoneria, il terzo occhio. Mentre so per certo che ben pochi massoni capiscano il significato dei loro stessi simboli, resta il fatto che li usano… ”

In “Mystic Americanism” del 1924 della criptica scrittrice Grace Morey è così descritto: “L’occhio che tutto vede … emblema della ghiandola pineale o terzo occhio dell’essere umano … venne trovato tra le rovine di ogni civiltà del pianeta, a testimoniare l’esistenza di una religione universale, in un periodo remoto.”

Non stupisce, quindi, che le pigne compaiano regolarmente in molte decorazioni massoniche, sia pendendo dal soffitto delle Logge, sia adornando gli strumenti rituali utilizzati al loro interno, come afferma Albert Mackey: “I vertici dei bastoni [massonici] dei diaconi sono spesso ornati da una pigna, sono scolpite nella pietra degli edifici massonici di tutto il mondo. In una facciata del Whitehall Building a New York, ad esempio, sono raffigurati due enormi serpenti che si intrecciano a spirale fino ad arrivare alla pigna, il tutto somiglia incredibilmente al bastone di Osiride”. E.A. Wallis Budge notò, a sua volta, che in alcuni papiri, che illustravano l’ingresso delle anime dei morti nella sala del giudizio di Osiride, il defunto aveva una pigna attaccata alla sommità del capo; i mistici greci, invece,i avevano un bastone simbolico, il tirso di Bacco, con la sommità superiore a forma di pigna.

Passando dal profano al sacro, in un cortile del Vaticano, chiamato “La Corte della Pigna”, troviamo, addirittura, la più grande statua di una pigna al mondo o, ancora, la Statua romana di una pigna in Piazza Venezia o la pigna in bronzo presso la cattedrale di Aachen, in Germania.

 La pigna siciliana, una tradizione in ceramica. Cosa significa? JOdTTuy



Tra i molti significati, comunque, quello che più resta permeante, specialmente nella tradizione sicula, è quello che lega la pigna all’idea di fecondità e forza generatrice di vita. Questa correlazione è derivata, con molta probabilità, dalla presenza all’interno della pigna di moltissimi “figli”, i pinoli, che abbondano al suo interno. Non a caso, pertanto, era consuetudine, ma lo è ancora oggi, regalare ai novelli sposi delle pigne, augurando loro l’arrivo di molti figli.

Pigna siciliana in ceramica

In Sicilia, come accennato, la tradizione popolare vuole che la pigna venga donata in segno beneaugurale alle coppie di nuovi sposi, perché porti loro prosperità e fecondità e garantisca, quindi, il concepimento di molti figli. In passato, infatti, era prassi adornare la camera da letto degli sposi per la prima notte di nozze con le pigne, in segno di fertilità.

Ancora oggi, comunque, è d’uso regalare le pigne in ceramica in occasione dei matrimoni, sebbene ai nostri giorni l’uso di questi piccole opere della manifattura nostrana sia stato ampliato a moltissime altre occasione, come nascite, anniversari, lauree, o in occasione di trasloco in una nuova abitazione.

Staccandosi dalla sua simbologia legata al divino o alla fertilità, infatti, ai nostri giorni la pigna siciliana costituisce un portafortuna, disancorato da contesti specifici, e, pertanto, adatto a tutte le occasioni.

Andando oltre le valenze allegoriche, tra l’altro, si tratta di un manufatto di grande pregio ed eleganza e, proprio per questo, esposto in casa, posto a decorare muretti, balconi, cancelli ed esterni degli edifici o, semplicemente, venduto come souvenir.

 La pigna siciliana, una tradizione in ceramica. Cosa significa? 8kWQ2V0



La produzione artigianale

Il ceramista plasma con grande maestria e attenzione ai dettagli ogni singola pigna siciliana, lavorata e decorata rigorosamente a mano. Si parte dalla forgia della calotta di base e del piede di appoggio, che verranno uniti soltanto in seguito, dopo una prima fase di asciugatura.

 La pigna siciliana, una tradizione in ceramica. Cosa significa? BKspNPm



Una volta congiunte le due componenti si passa alla modellazione si ciascuna delle brattee della pigna, un’operazione che richiede grande attenzione e manualità. Infine si procede alla cottura dello smalto con colori che possono passare dal bianco, al blu, all’avorio, al bordeaux, verde e molti altri.

Il risultato finale è un manufatto armonioso, che, grazie alle sue tonalità vivaci, ricorda i colori dei paesaggi siciliani, dal turchese del mare al rosso intenso del magma dell’Etna. Un vero must have per i turisti ma anche per gli abitanti di Sicilia.

 La pigna siciliana, una tradizione in ceramica. Cosa significa? HS8NNrQ

 La pigna siciliana, una tradizione in ceramica. Cosa significa? 2PmhtGl

 La pigna siciliana, una tradizione in ceramica. Cosa significa? 7XZuldB





Fonti: Catania.liveuniversity.it (autore Debora Guglielmino), ilsicilia.it

Fotografie:web
Torna in alto
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.