Michael Roberts e la sua Sicilia “segreta”

“Amo la gioia che i siciliani provano guardando qualcosa di bello che cambia la vita. C'è un legame emotivo con l'estetica, e questo potrebbe avere a che fare con la sensazione di danzare sull'orlo di un vulcano. I siciliani sono fatalisti, e questo mi piace» (Michael Roberts).


Era il 1987 quando Roberts visitò per la prima volta la Sicilia e fu un colpo di fulmine: da quel momento, non ha più scordato l’isola. Artista, autore, fotografo, fashion director e regista, Michael Roberts, scomparso nell’aprile di quest’anno,  era considerato un guru dello stile a livello mondiale.
Nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera Roberts è stato fashion e style director di "Vanity Fair", fashion director di "The New Yorker" e "The Sunday Times", style director di "Tatler", design director di "British Vogue", Paris editor di "Vanity Fair" ed editor di "Boulevard Magazine".





Il suo amore per l'isola, Roberts - che nel frattempo si era stabilito a Taormina - lo ha tradotto nel suo lavoro "Island of Eternal Beauties", il suo ultimo libro, edito dalla Fondazione Federico II. Definito dal Financial Times un "Safari fotografico siciliano". Nelle sue pagine (oltre duecento), sono raccolti scatti unici che assorbono la magia dell'isola, sorprendente per la sua capacità di mantenere un mistero.





Roberts era solito dire "Quando pensi di aver compreso la Sicilia ti sfugge. I posti migliori del mondo mantengono un'aria di mistero".
Il libro, rilegato in elegante lino color glicine, vuole raccontare bellezza. Le foto sono un “road trip” da Oriente a Occidente, da Messina ad Acitrezza, Catania e Taormina.
Dal barocco alla Valle dei Templi passando per Palermo, dove brillano gli interni dorati di Palazzo Reale e persino la Santuzza. E, ancora Mozia, la Madonna Nera di Tindari, Erice, la Scala dei Turchi, le ragazze “in bikini” della Villa Romana del Casale, fino a vicoletti sperduti senza nome.
Il volume è arricchito dai mosaici dello stesso Roberts (realizzati utilizzando minuscoli pezzi di carta quadrati da 1 cm) che raffigurano il glicine e i fiori di mimosa, un fico d’india, un pesce spada e persino la forma della Sicilia. Michael Roberts li iniziò a realizzare per le copertine di Style Issue del New Yorker ,quando ne era il fashion director alla fine degli anni ’90.

Di seguito alcuni scatti di Michael Roberts, tratti dal libro