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Località : l'isola che non c'è
C’è una Sicilia defilata, solitaria e difficile
Gio 26 Ott 2023 - 17:07
Esiste una Sicilia lontana dai circuiti turistici, aspra e spesso solitaria, poco popolata. Una terra spesso difficile, perché montuosa, lontana dai centri principali e perlopiù servita da infrastrutture con ampi margini di miglioramento.
Nell'entroterra siciliano ci devi andare di proposito, non ci passi per caso. È proprio una di queste zone che il progetto The Heart of Sicily intende valorizzare, quella delle Madonie occidentali che si distende fra dodici paesi, dalla piccolissima Sclafani Bagni e Polizzi Generosa, da Valledolmo ad Alia.
Facendola conoscere, raccontandola e mostrando le sue ricchezze e potenzialità. La capofila del progetto The Heart of Sicily è Fabrizia Lanza, da anni alla guida della scuola di cucina di Regaleali iniziata da sua madre, Anna Tasca Lanza.
«Il nome non è casuale – spiega – perché siamo proprio nel cuore della Sicilia, la zona più interna e lontana dalle coste. Vogliamo contagiare i visitatori con il nostro amore per questo lato nascosto dell’Isola, renderli parte del luogo, abitanti delle Madonie per più giorni».
Per farlo, sono stati messi a punto e resi disponibili itinerari di visita ed esperienze che consentono di conoscere da insider la Sicilia più autentica e di incontrare, con i protagonisti del luogo, la natura, le tradizioni e la cultura.
I viaggiatori potranno vivere una vacanza lontana dal consueto e al tempo stesso contribuiranno a sostenere la vita nei borghi delle aree interne, le comunità locali e i saperi agricoli, gastronomici e artigiani che queste custodiscono.
Un'iniziativa win win, insomma, perfetto esempio di economia circolare. Si potrà apprendere ad esempio come si fa la ricotta e come si riconoscono le erbe spontanee nei boschi, partecipare a laboratori di cosmesi naturale o raccogliere le olive. Ma anche passeggiare nei boschi, rilassarsi con yoga e pasti detox lontano dalla frenesia del quotidiano cittadino, imparare l'arte della trasformazione di frutta, ortaggi e legumi.
Gli itinerari sono dodici, e sono stati studiati dagli ideatori del progetto, un gruppo di sei amici – host, guide e agricoltori – che vivono e lavorano nell’area delle Madonie. Come Calogero Vallone, tecnicamente guida escursionistica, ma di fatto uomo multitasking con un particolare amore per piante e fiori che raccoglie nei boschi per trasformarli in liquori e unguenti.
E come Roberta Billitteri, madonita d'adozione, appassionata paladina delle colture tradizionali madonite e fautrice di una filosofia olistica del luogo che la spinge da sempre a ricercare ogni possibile contatto e armonia fra cultura e natura, popolazione e territorio. Intorno a loro si muove un microcosmo di pastori, contadini e artigiani, e si scoprono deliziose strutture ricettive che già di per sé valgono il viaggio, per la possibilità che offrono di soggiornare in tutta tranquillità in cornici curate e accoglienti.
Se vi siete incuriositi, basta andare sul sito, dal quale è possibile prenotare direttamente l'esperienza che si preferisce. L'iniziativa, che è sostenuta dal Gal Madonie, è stata premiata dalla Rete Rurale del MIPAAF come "eccellenza italiana di turismo rurale sostenibile, accessibile e innovativo".
Nell'entroterra siciliano ci devi andare di proposito, non ci passi per caso. È proprio una di queste zone che il progetto The Heart of Sicily intende valorizzare, quella delle Madonie occidentali che si distende fra dodici paesi, dalla piccolissima Sclafani Bagni e Polizzi Generosa, da Valledolmo ad Alia.
Facendola conoscere, raccontandola e mostrando le sue ricchezze e potenzialità. La capofila del progetto The Heart of Sicily è Fabrizia Lanza, da anni alla guida della scuola di cucina di Regaleali iniziata da sua madre, Anna Tasca Lanza.
«Il nome non è casuale – spiega – perché siamo proprio nel cuore della Sicilia, la zona più interna e lontana dalle coste. Vogliamo contagiare i visitatori con il nostro amore per questo lato nascosto dell’Isola, renderli parte del luogo, abitanti delle Madonie per più giorni».
Per farlo, sono stati messi a punto e resi disponibili itinerari di visita ed esperienze che consentono di conoscere da insider la Sicilia più autentica e di incontrare, con i protagonisti del luogo, la natura, le tradizioni e la cultura.
I viaggiatori potranno vivere una vacanza lontana dal consueto e al tempo stesso contribuiranno a sostenere la vita nei borghi delle aree interne, le comunità locali e i saperi agricoli, gastronomici e artigiani che queste custodiscono.
Un'iniziativa win win, insomma, perfetto esempio di economia circolare. Si potrà apprendere ad esempio come si fa la ricotta e come si riconoscono le erbe spontanee nei boschi, partecipare a laboratori di cosmesi naturale o raccogliere le olive. Ma anche passeggiare nei boschi, rilassarsi con yoga e pasti detox lontano dalla frenesia del quotidiano cittadino, imparare l'arte della trasformazione di frutta, ortaggi e legumi.
Gli itinerari sono dodici, e sono stati studiati dagli ideatori del progetto, un gruppo di sei amici – host, guide e agricoltori – che vivono e lavorano nell’area delle Madonie. Come Calogero Vallone, tecnicamente guida escursionistica, ma di fatto uomo multitasking con un particolare amore per piante e fiori che raccoglie nei boschi per trasformarli in liquori e unguenti.
E come Roberta Billitteri, madonita d'adozione, appassionata paladina delle colture tradizionali madonite e fautrice di una filosofia olistica del luogo che la spinge da sempre a ricercare ogni possibile contatto e armonia fra cultura e natura, popolazione e territorio. Intorno a loro si muove un microcosmo di pastori, contadini e artigiani, e si scoprono deliziose strutture ricettive che già di per sé valgono il viaggio, per la possibilità che offrono di soggiornare in tutta tranquillità in cornici curate e accoglienti.
Se vi siete incuriositi, basta andare sul sito, dal quale è possibile prenotare direttamente l'esperienza che si preferisce. L'iniziativa, che è sostenuta dal Gal Madonie, è stata premiata dalla Rete Rurale del MIPAAF come "eccellenza italiana di turismo rurale sostenibile, accessibile e innovativo".
Fonte: balarm.it (di Maria Cristina Castellucci)
Fotografie: balarm.it
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Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi.
(Michel Houellebecq)
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