- mamarAdmin
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Località : l'isola che non c'è
Quanto è bello vivere l'autunno in Sicilia
Mer 1 Nov 2023 - 15:43
Nella Sicilia che io amo l'autunno ci regala frutti, colori e sapori.
Varietà che vanno dalle castagne dell'Etna al mango di Fiumefreddo, all'avocado di Sant'Alfio, ai fichi d'india dei monti Sicani o Vizzini, ai mapo di Giarre, le prugne nere di Monreale, i miei limoni di Cava d'Aliga, le mele di Randazzo, i mandarini della Piana di Catania, le pere piccole di Bronte, i caki i kiwi e i pompelmi di Santa Tecla-Acireale, i melograni di Militello Val di Catania, l'uva di Mazzarrone, l'annona di Piedimonte Etneo, le pesche di Leonforte e i peperoncini di Zafferana Etnea.
Non è facile rinunciare a vivere su questa isola straordinaria dov'è nata la lingua italiana a Lentini. Purtroppo non capisco perché ognuno di noi non fa la sua parte e inizi a non buttare immondizia e spazzatura per terra per le strade, a raccogliere le feci per strada dei nuovi figli del terzo millennio ...gli animali . Basterebbe pensare che ogni volta che facciamo questo scempio, è come se lo facessimo nel nostro giardino, proprio così nella propria Villa che si chiama Sicilia.
La Sicilia è sempre e comunque bella, sfacciatamente bella. Verrebbe da pensare che, siccome il troppo stroppia, queste incurie siano una specie di volontà di riportare sul piano terreno ciò che vola troppo alto.
Ma temo che sia una cosa molto più complessa in cui si mischiano tante, troppe componenti.
Ultimamente sono stata nel ragusano, zona in cui mi piacerebbe molto vivere sia per la bellezza dei luoghi che per la cortesia delle persone. Ebbene, i centri abitati sono molto ben tenuti, puliti, ordinati. Anche le campagne si presentano bene, c'è tanta cura e tanto lavoro e serietà, un amore profondo insomma.
Ma basta percorrere qualche strada statale e si trovano piazzole invase da immondizia. E in altri luoghi, altre province, è, se possibile, peggio. Perché? In fondo i visitatori passano da lì per arrivare alla meta, perché presentare un biglietto da visita così tremendamente negativo quando poi si vive in maniera assai diversa?
Carissimi amici, trattare bene la vostra terra, come se fosse un'amante, non fate in modo che si pensi male di un vero paradiso in terra, perché tale è quest'isola.
Varietà che vanno dalle castagne dell'Etna al mango di Fiumefreddo, all'avocado di Sant'Alfio, ai fichi d'india dei monti Sicani o Vizzini, ai mapo di Giarre, le prugne nere di Monreale, i miei limoni di Cava d'Aliga, le mele di Randazzo, i mandarini della Piana di Catania, le pere piccole di Bronte, i caki i kiwi e i pompelmi di Santa Tecla-Acireale, i melograni di Militello Val di Catania, l'uva di Mazzarrone, l'annona di Piedimonte Etneo, le pesche di Leonforte e i peperoncini di Zafferana Etnea.
Non è facile rinunciare a vivere su questa isola straordinaria dov'è nata la lingua italiana a Lentini. Purtroppo non capisco perché ognuno di noi non fa la sua parte e inizi a non buttare immondizia e spazzatura per terra per le strade, a raccogliere le feci per strada dei nuovi figli del terzo millennio ...gli animali . Basterebbe pensare che ogni volta che facciamo questo scempio, è come se lo facessimo nel nostro giardino, proprio così nella propria Villa che si chiama Sicilia.
La Sicilia è sempre e comunque bella, sfacciatamente bella. Verrebbe da pensare che, siccome il troppo stroppia, queste incurie siano una specie di volontà di riportare sul piano terreno ciò che vola troppo alto.
Ma temo che sia una cosa molto più complessa in cui si mischiano tante, troppe componenti.
Ultimamente sono stata nel ragusano, zona in cui mi piacerebbe molto vivere sia per la bellezza dei luoghi che per la cortesia delle persone. Ebbene, i centri abitati sono molto ben tenuti, puliti, ordinati. Anche le campagne si presentano bene, c'è tanta cura e tanto lavoro e serietà, un amore profondo insomma.
Ma basta percorrere qualche strada statale e si trovano piazzole invase da immondizia. E in altri luoghi, altre province, è, se possibile, peggio. Perché? In fondo i visitatori passano da lì per arrivare alla meta, perché presentare un biglietto da visita così tremendamente negativo quando poi si vive in maniera assai diversa?
Carissimi amici, trattare bene la vostra terra, come se fosse un'amante, non fate in modo che si pensi male di un vero paradiso in terra, perché tale è quest'isola.
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Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi.
(Michel Houellebecq)
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