L'isola del giorno dopo
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Andare in basso
mamar
mamar
Admin
Messaggi : 1080
Data di iscrizione : 01.11.22
Località : l'isola che non c'è

Aidone: un borgo fondato dai Normanni  Empty Aidone: un borgo fondato dai Normanni

Sab 20 Apr 2024 - 16:28
Aidone: un borgo fondato dai Normanni  09_07_10


Situato in uno dei comprensori culturali e naturalistici più interessanti di tutta la Sicilia, nel territorio circostante si trovano l'importante sito siculo-greco-ellenistico di Morgantina, il Castello di Pietratagliata di epoca normanna, e, a pochi chilometri, la Villa Romana di Piazza Armerina, sito Unesco.


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  20_10_10


Aidone fu fondata alla fine dell'XI secolo dai Normanni, durante la conquista della Sicilia e la cacciata degli arabi. I fratelli Altavilla, che guidarono la conquista, condussero a ripopolarlo i lombardi, che avevano contribuito all'impresa e che in buona parte provenivano dal Monferrato. A questa sorta di colonizzazione si fa risalire l'origine del dialetto aidonese. All'epoca normanna risalirebbe la fondazione del castello che dominava la città, della chiesa madre (dedicata in seguito a San Lorenzo martire), della chiesa di San Leone dedicata al papa Leone II e, fuori dalle mura, della chiesa di Sant'Antonino Abate.


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  20_10_11


Nel 1229 ai Cavalieri templari fu permesso di edificare la chiesa di San Giovanni e per il suo mantenimento furono concesse le rendite di alcune tenute. Dopo la morte di Federico II, nel 1255, Aidone si dichiarò libero comune e riuscì a resistere all'assalto di Pietro Ruffo e del conte di Catanzaro, che agivano in nome del re Manfredi; nel 1257, tuttavia, fu presa e saccheggiata dall'esercito svevo, guidato da Federico Lancia. Aidone partecipò alla rivolta dei Vespri siciliani, cacciando la guarnigione francese. Nel quadro delle lotte tra angioini e aragonesi emerse la figura di fra' Perrone, il frate dell'Ordine domenicano che combatté gli aragonesi tra il 1284 e il 1287; quando fu catturato dall'ammiraglio Ruggiero di Lauria si uccise in carcere. Nel 1320 il feudo passò a Rubeo II Rosso, e quindi al figlio Enrico III Rosso, cancelliere del regno aragonese. Il conte Enrico Rosso Senior fu uno dei più potenti feudatari del regno di Sicilia e divenne l'ago della bilancia fra le fazioni latine capeggiate dai Chiaramonte e quella catalana degli Alagona. nel 1373 fu costretto a cedere il feudo di Aidone (compresi il castello di Pietratagliata, il feudo di Fessima e i casali Baccarato, Asmundo e Pietralixia) a Perrone Gioeni, in cambio del feudo di Castroleone (Castiglione di Sicilia). Il castello di Aidone ospitò nel 1396 la regina Maria e il marito, Martino il Giovane e, nel maggio dell'anno 1411, la regina Bianca di Navarra, vedova del re Martino il Giovane, che vi soggiornò a lungo protetta dal Gioieni. Nel 1427 il conte Bartolomeo III Gioeni firmò l'atto "Privilegi e consuetudini per gli Aidonesi", concedendo il potere locale al "baiulo" Giovanni Caltagirone, coadiuvato da un "capitano di giustizia". Nel 1531 Giantommaso Gioeni introdusse la venerazione per san Lorenzo martire facendone il santo patrono della città al posto di san Leone.


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  Images32


Nel 1693 il terremoto che colpì tutta la Sicilia orientale provocò in Aidone cinquanta morti, la distruzione del paese e il crollo di numerose chiese ed edifici, tra cui la chiesa Madre di San Lorenzo. Alcune chiese furono restaurate o ricostruite, pertanto quasi tutti gli edifici di Aidone sono, tranne che in alcune parti, settecenteschi o con notevoli elementi risalenti a questa epoca (i cantonali di san Domenico, la facciata di santa Maria La Cava, i portali di San Leone, dell'Annunziata, etc), il loro stile è influenzato dal barocco imperante in Sicilia ma con tratti sobri e classicheggianti. Altre chiese e conventi sono stati demoliti, come il convento e la chiesa di santa Caterina, la chiesa e il convento di san Michele Arcangelo, la chiesa e il convento di san Tommaso apostolo, la chiesa di san Giacomo e molte altre chiese di cui ormai si è persa ogni traccia. Con il matrimonio dell'ultima discendente dei Gioeni con Marcantonio V Colonna, il feudo passò ai Colonna, principi romani. Dal 1805, a seguito della scoperta del primo giacimento di zolfo, iniziò per Aidone un periodo di prosperità alimentata dall'industria estrattiva. La popolazione ebbe un notevole incremento, con l'immigrazione di minatori provenienti dai paesi viciniori, che si prolungò anche nel secolo successivo fino al secondo dopoguerra (la fase di chiusura della miniera Baccarato cominciò nel 1960).


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  Images33


Aidone fu sede di una cellula carbonara guidata da Domenico Scovazzo e il 26 gennaio 1848 insorse contro il re Ferdinando II delle Due Sicilie. Durante la spedizione dei Mille Aidone partecipò ai combattimenti: in contrada Dragofosso un gruppo di 120 aidonesi, guidato da Vincenzo Cordova e Gioacchino Mazzola, riuscì a deviare un contingente borbonico guidato dal generale Gaetano Afan de Rivera, favorendo la conquista di Palermo da parte di Garibaldi. La vita sociale e culturale di Aidone nell'Ottocento fu molto vivace e ricca di iniziative sociali e culturali. Nel 1865 venne fondata una biblioteca comunale a cui si aggiunse, dal 1884, anche una biblioteca popolare educativa circolante. Nel 1889 i fratelli Luciano e Giuseppe Palermo fondarono il "Monte di pietà" e la relativa banca; qualche anno dopo nacque la "Società di mutuo soccorso Principe di Napoli" (poi "Società artigiana") fondata da Vincenzo Cordova e Domenico Minolfi e infine, nel 1895 fu costituito il "Monte Frumentario" con 157 soci. Sin dal 1843 esisteva un orfanotrofio femminile, nel 1884 venne creato l'asilo infantile "Vittorio Emanuele" per gli alunni poveri e una scuola elementare con 14 classi nell'ex convento dei domenicani. Nel 1902 il parroco aprì un istituto femminile per l'insegnamento del cucito e del ricamo. Nel 1903 nacque la "Lega dei lavoratori della terra", con 300 soci e l'istituzione di un fondo sociale, e nel 1905 la "Lega di miglioramento" in favore degli operai delle solfatare.


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  Vicoli10


Il borgo di Aidone si trova in uno dei comprensori culturali e naturalistici più interessanti di tutta la Sicilia. Nel suo territorio si trovano l'importante sito siculo-greco-ellenistico di Morgantina, il Castello di Pietratagliata di epoca normanna, e, a pochi chilometri, la Villa Romana di Piazza Armerina, sito Unesco. Il territorio è ricchissimo di boschi naturali e artificiali che occupano la parte nord occidentale, e di notevoli siti di rilevanza naturalistica: con Piazza Armerina ed Enna condivide il Parco della Ronza e al confine con la provincia di Catania si trova il lago di Ogliastro, un'area umida di interesse naturalistico.


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  23_06_10


Nell'antichità la sua etimologia si faceva risalire immaginativamente ad Aidoneus, un appellativo del dio Ade-Plutone, che, dopo aver rapito Persefone presso il lago di Pergusa, avrebbe sostato sul colle di Aidone. La leggenda diede origine alla vasta diffusione del culto di Demetra e Persefone in tutta la Sicilia centrale. Altra ipotesi significativa è l'origine dal termine arabo Ayn dun, nel significato di "sorgente superiore", etimo che sarebbe giustificato dalla notevole presenza di sorgenti di acqua in tutto il territorio.
Ad Aidone, come a Piazza Armerina, Nicosia, San Fratello, Sperlinga, si parla un dialetto che da sempre è suonato estraneo all'orecchio dei siciliani: una parlata peculiare di origine lombarda, che affonda le sue radici nella conquista normanna della Sicilia. Nel tempo questi dialetti sono stati definiti lombardo-siculi, gallo-romanzi, gallo-siculi e infine galloitalici di Sicilia per distinguerli dai galloitalici settentrionali. In Aidone, in modo particolare, già dagli inizi del secolo scorso il galloitalico è stato visto come un elemento di inferiorità perché in effetti rendeva difficoltosi i rapporti con i paesi vicini; già da allora il vernacolo conviveva con una forma sicilianizzata, che pian piano ha sopraffatto la forma antica; gli aidonesi sono stati bilingui per necessità e poi trilingui con l'affermarsi dell'italiano. Oggi sono rimasti pochissimi parlanti ed è nata l'esigenza di conoscerlo.


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  20_10_12


Il borgo è ricco di notevoli punti di interesse, quali il Castellaccio, di cui sono rimasti solo i ruderi ma dal quale si gode ancora di uno splendido panorama; la Torre Adelasia e la Chiesa di Santa Maria La Cava; la Chiesa madre di San Lorenzo e il Museo Archeologico. Quest'ultimo custodisce i reperti ritrovati nella vicina e importantissima di Morgantina, antica città greca, uno dei siti archeologici più interessanti dell'entroterra siciliano.

Aidone: un borgo fondato dai Normanni  20_10_13


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  20_10_14


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  20_10_15


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  06_11_10


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  20_10_16


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  06_11_11


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  20_10_17


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  20_06_10


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  20_10_18


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  20_10_19


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  20_10_20


Aidone: un borgo fondato dai Normanni  20_10_21


Fonte: e-borghi.com

_________________
Aidone: un borgo fondato dai Normanni  VQUy6ZH
Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi.
(Michel Houellebecq)
Torna in alto
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.