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Borgo Calabernardo  Empty Borgo Calabernardo

Dom 22 Gen 2023 - 18:06



Borgo Calabernardo

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La costa netina è conosciuta per la Riserva di Vendicari e per le spiagge molto frequentate di San Lorenzo e Lido di Noto, rinomate località turistiche.
Poco più a nord del Lido troviamo un piccolo borgo sonnacchioso e tranquillo, che con il mare ha un rapporto autentico, antico e consolidato nel tempo. Si tratta della frazione di Calabernardo, o "Balata", come è chiamata comunemente dai netini. Ci troviamo a ridosso della foce del fiume Asinaro.
Calabernardo è un villaggio di case stiracchiate lungo un tratto di costa bassa e frastagliata e raccolte intorno ad un minuscolo approdo che ospita poche barche tirate in secco. Questo angolo di mare è fuori dalle rotte turistiche estive, complice la mancanza di locali di richiamo


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Il piccolo borgo di pescatori conosciuto come Calabernardo  è un luogo suggestivo, caratterizzato da un piccolo molo realizzato a ridosso di una costa rocciosa frastagliata. Meno frequentate rispetto alle rinomate spiagge di Vendicari, è luogo prediletto dagli abitanti di Noto e da quanti amano immersioni per osservare la ricca fauna marina dei fondali.

Nella stagione balneare è frequentato, come si è detto, per lo più dai netini che, da generazioni, trascorrono qui la villeggiatura. Alla fine dell’estate però non tutte le abitazioni vengono chiuse fino all’estate successiva, negli ultimi anni è aumentato il numero di coloro che hanno scelto di vivere stabilmente a tu per tu con il mare, dove il silenzio la fa ancora da protagonista.


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L’edificio più conosciuto è la vecchia caserma della guardia di finanza, protesa sul mare tra il porticciolo e la spiaggetta di Malacala. È riconoscibile anche a distanza e sembra ancora svolgere il ruolo di vedetta.

Ma i tempi del contrabbando di sigarette sono solo un ricordo e, recuperata all’oblio, la caserma è sede da pochi anni del piccolo ma accogliente Museo del mare. Una targa all’ingresso ricorda che è dedicato all’archeologo Sebastiano Tusa, scomparso tragicamente in un incidente aereo nel 2019.


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I pannelli espositivi ed i reperti esposti nei due piani della struttura raccontano il rapporto tra l’uomo e il mare in questo tratto di costa, che va da Avola a Capo Passero. Non è un museo dedicato ad un tema specifico, si spazia dalla descrizione del garum, ai metodi di pesca del passato in particolare del tonno, dalle battaglie navali alla biologia delle tartarughe. Interessanti i modellini ricostruiti delle imbarcazioni locali.
Unico neo che è chiuso nei weekend e nei festivi, quando il numero di visitatori potrebbe essere più consistente.

Ed ora un po' di storia raccontata dal professor Pino Iuvara.
Noto dista solo otto chilometri. Si pensi che Noto, durante il regno delle due Sicilie, è stata provincia ed aveva porto a Vendicari nei pressi della Torre. Dopo il sisma del 1693, la città viene rifondata nell’attuale sito, più vicino al mare, e il suo approdo sarà la Cala di Bernardo che solo nell’800 diventerà Calabernardo. È in pieno periodo borbonico che lo scalo commerciale, vive il suo periodo di massima importanza. L’attuale molo fu realizzato nel 1851 con lo scopo di proteggere le piccole imbarcazioni che, per caricare e scaricare le mercanzie, facevano la spola con le navi ormeggiate nelle acque antistanti. In realtà esisteva un progetto per realizzare un porto vero e proprio, ma non vide mai la luce.
A Calabernardo oltre alla dogana c’era un’importante postazione sanitaria dove venivano effettuati i controlli delle malattie infettive dell’epoca, come peste e colera. La guardia sanitaria presente era la più importante del circondario, vigilava per impedire lo sbarco dalle navi in caso di infezioni contagiose.


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Oggi esiste un progetto per un porticciolo turistico.
Ma l'attrattiva maggiore è data dalla spiaggia, una delle tante bellissime della Sicilia. Una distesa di sabbia dorata, che termina con un tratto leggermente roccioso. Il mare è turchese e poco profondo alla riva.
L’accesso è libero e il paesaggio è tipicamente siciliano. Qui si respira quel tipico mix di buona aria di mare e natura: il luogo in cui trovare ristoro e pace dei sensi, tra una nuotata e il tempo trascorso sotto il caldo sole siciliano. Inoltre La posizione della spiaggetta, infatti, è appartata, quindi viene solitamente preferita da chi non ama molto le spiagge caotiche.

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Fonti:balarm.it (Carmelo Sgandurra), siciliafan.it, valdinoto.it

Fotografie: web
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