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Gioielli da gustare: anelletti al forno Empty Gioielli da gustare: anelletti al forno

Dom 27 Nov 2022 - 18:12

Anelletti al forno

Gioielli da gustare: anelletti al forno 3LD2VbT



Chi non è siciliano – o non è solito bazzicare l'Isola – non li vede spesso, ma per i siculi sono famosi ed iconici. La loro storia è antica e, per certi versi, legata alla leggenda.

Anelletti al forno, un nome e una garanzia. Questo timballo di pasta conquista grandi e piccini anche solo guardandolo. Assaggiandolo, poi, si prova una sensazione di gioia che è difficile da descrivere. Il merito è, naturalmente, di un condimento ricchissimo. Alla base, però, ci sono anche quegli anelli di pasta che accolgono il sugo in modo eccezionale. Trovarli al di fuori della nostra Isola non è sempre facile e sono molto legati alla tradizione palermitana. Sapete perché?
Gli Anelletti pasta siciliana sono tipici della città di Palermo. Per le paste al forno, infatti, in altre parti della Sicilia si usano altri formati, come ad esempio i rigatoni o le penne. Da sempre, invece, gli abitanti del capoluogo prediligono i loro preziosi e piccoli anelli. Di fatto, un timballo fatto così è più facile da trasportare e la forma è l’ideale.
Guai a fare mancare una bella pasta al forno per le feste. Tanti non vi rinunciano neanche in spiaggia e si portano appresso la teglietta di anellini. Nel siracusano, ad esempio, lo sformato di pasta si chiama anche “pasta ro bagno“, proprio per questo motivo!
Ci sono tante leggende in merito alla creazione di questa pasta. Le prime paste forate sarebbero nate nel Medioevo, quindi è a quel periodo che si fanno risalire gli anelli di pasta siciliani. Si narra che il formato richiamasse i piccoli gioielli e i monili delle donne arabe a forma di anello, come ad esempio gli orecchini. Accanto a questa spiegazione, ce n’è una “pratica”, cioè il fatto che accolgono davvero meglio il condimento, che si amalgama alla perfezione.

Fino agli anni Trenta del Novecento c’erano diversi tipi di anelletti: lisci o rigati, più o meno spessi, a base di acqua e semola. Ancora oggi ci sono le caddhurite, (la cui forma ricorda la caddhura, una ciambellina di pasta di pane solitamente consumata a Pasqua).

Ingredienti

- 300 g di anelletti;
- 300 g di macinato misto di manzo e maiale;
- 1 l di passata di pomodoro;
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro;
- vino rosso;
- 180 g pisellini surgelati;
- 1 cipolla rossa piccola;
- 1 carota piccola;
- 1 costa di sedano;
- 3 cucchiai di caciocavallo stagionato (sostituibile con parmigiano);
- 150 g formaggio caciocavallo fresco;
- sale;
- pangrattato;
- olio extra vergine di oliva.

Procedimento

Per fare gli anelletti al forno, dovete anzitutto tritare la cipolla, il sedano e la carota precedentemente sbucciata.

Fateli rosolare in un tegame con l’olio dolcemente.

Aggiungete la carne macinata e fatela rosolare bene rigirando di tanto in tanto con cucchiaio di legno.

Sfumate con il vino rosso, a fiamma vivace.

Unite il concentrato di pomodoro, quindi mescolate per bene e, dopo 5 minuti, unite anche la passata di pomodoro.

Lascia sobbollire a fuoco bassissimo per almeno un’oretta e mezza, coprendo il tegame con il coperchio.

Dieci minuti prima di finire la cottura, unite i pisellini e aggiustate di sale e pepe.

Portate a ebollizione abbondante acqua salata, quindi cuocete gli anelletti molto al dente

Mettete in una terrina di 3/4 ragù, la pasta, 3/4 del formaggio tagliato a cubetti e 2 cucchiai di caciocavallo grattugiato.

Mescolate bene.

Oliate una teglia e spolveratela con il pangrattato.

Versate all’interno la pasta e compattate bene con un cucchiaio.

Coprite con il ragù e il formaggio tenuti da parte.

Spolverate con il pangrattato e un po’ di parmigiano, quindi completate con un filo d’olio.

Infornate in forno già caldo a 190° per 25-30 minuti. Per gli ultimi 2-3 minuti accendete il grill, in modo da creare una crosticina croccante.

Sfornate e attendete qualche minuto prima di servire. Gli anelletti alla siciliana sono buonissimi anche a temperatura ambiente.

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