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Nessie siciliano, ovvero la Biddrina Empty Nessie siciliano, ovvero la Biddrina

Dom 4 Dic 2022 - 19:46

Anche la Sicilia ha il suo Nessie,
a Biddrina


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Si narra che nelle zone umide della campagna in provincia di Caltanissetta viva la biddrina. Ma cosa è la biddrina? Si tratta di un animale mitico, che appartiene al mondo delle leggende siciliane. A quanto pare, il termine biddrina deriverebbe da una parola araba, che indica un grosso serpente d’acqua. Stando ad altre fonti, invece, potrebbe originare da “belluino”, cioè “bestiale”. In alcune zone della Sicilia si chiama Culobbia o Culofia. Questo rettile avrebbe un colore tra il verde e il blu, gli occhi rossi e una bocca talmente grande da consentirgli di ingoiare capretti, agnelli e bambini. Spesso viene descritta come una grandissima biscia, come un’idra o, addirittura, come un incrocio tra un drago e un coccodrillo. È dotata di una corazza robusta, fatta di squame luminose, che la rende praticamente indistruttibile.

Ma dai cunti popolari, la "vera" biddrina discende dalla biscia. La tradizione vuole che una biscia che riesce a restare nascostra per sette anni si trasforma in biddrina, diventando gigantesca e ammaliatrice. Sarebbe capace di attirare le prede - ossia qualunque malcapitato la incroci - con il suo sguardo e poi ingoiarle.

Nessie siciliano, ovvero la Biddrina 4S1lvZw



L’invenzione di questa creatura sarebbe legata alla necessità di tenere i bambini alla larga dei laghetti paludosi, per il pericolo di annegare. L’habitat della biddrina sarebbe a Montedoro, in provincia di Caltanissetta, in un luogo paludoso, alimentato dalle acque sulfuree della vicina miniera di zolfo. Nei pressi di Riesi sarebbe stata avvistata in alcune grotte e nell’immaginario collettivo vive nei paesi del circondario, come Sommatino, Canicattì, Campobello e Marianopoli.

A Butera, alla vigilia della festa di San Rocco, si usa portare in giro per le strade “u sirpintazzu”, uno spauracchio in cartapesta simile al drago della tradizione cinese, proprio per ricordare l’uccisione di una biddrina che infestava una contrada, uccidendo bestiame e selvaggina e impedendo ai contadini di coltivare le terre. Si narra anche che una biddrina sarebbe stata uccisa a Cammuto: qui è stata scolpita in una fontana, con la data dell’evento. Altre sarebbero state uccise nella contrada Cosciu e da alcuni pastori nella vallata sotto il monte Saraceno.

Nessie siciliano, ovvero la Biddrina AU4hmpz



Pare, inoltre, che l'origine di questo animale sia legata a un maleficio fatto ai danni di una fanciulla, trasformata in un serpente d'acqua dalle grandi labbra rosse.

Vere o false che siano, le leggende hanno sempre un loro perchè. E tra i motivi che spiegherebbero l'esistenza della biddrina c'era quella di evitare che i bambini potessero fare il bagno in stagni e luoghi paludosi con il rischio di annegare. In effetti questa bestia mitologica è stata un incubo per generazioni di bambini.


C'è chi le ha dedicato persino una poesia, come Pietro Verde, amministatore del gruppo Facebook "Naresi nel mondo", dal titolo appunto "La biddrina". Eccone qualche verso significativo:

A la biddrina stati attenti tutti ca si vi ncaglia sani sani v’agliutti, pi campari avi bisuognu di sustanza e cerca a vuantri pi inchisi la panza. E siccuomu la paura fa novanta ogni carusu si blocca e si scanta e l’aranci e i mannarini du zi Tanu nuddru li tocca o cci metti manu. Ora ca tutti mantiennu la distanza d’aranci e mannarini c’è abbunnanza e un c’è bisuognu di guardii giurati ca di la biddrina su tutti spavintati".

Fonti: balarm.it, siciliafan.it

Immagini: web

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