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La Sicilia dei Castelli - 3^ parte. Il Castello di Falconara Empty La Sicilia dei Castelli - 3^ parte. Il Castello di Falconara

Gio 12 Gen 2023 - 19:31
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A pochi chilometri da Caltanissetta, lungo la SS115, si trova una delle più affascinanti e romantiche attrattive del territorio, una dimora storica unica, mozzafiato: il Castello di Falconara. Il castello è uno dei meglio conservati della Sicilia, ed è l'unica dimora storica affacciata sulla costa sud dell'isola, immersa in un rigoglioso parco di essenze mediterranee, quali un ricco palmeto e una rara specie di fico d’India a fiore a palme tonde di origine messicana, una specie che, in Sicilia, si può vedere solo nell’Orto Botanico di Palermo. E’ dotata di una piscina naturale unica nel suo genere che ha la morfologia di un laghetto.

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LA STORIA

Il Castello risale al XIV secolo, costruito probabilmente su di un precedente edificio normanno, venne ampliato e rafforzato nel corso del tempo, mantenendo però la sua funzione di vigilanza contro le incursioni dei pirati fino a tutto il Settecento. Il nucleo originario è la torre che oltre a difendere le attività di un piccolo “caricatore” (porto deputato e organizzato allo svolgimento del traffico granario), faceva parte del circuito difensivo costiero dell'isola; alle torri di Falconara e Manfria, distanti tra loro circa 8 km, era infatti affidato il controllo del tratto di costa tra Licata e Torrenova (l'odierna Gela).

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Il castello è un caratteristico modello di fortezza medievale, con fossati, ponte levatoio, più ordini di mura merlate, bastioni, torrioni angolari, torri avanzate, spalti sporgenti ed al centro il mastio principale. In origine era una torre quadrata, alta 36 metri e abbellita da bifore di stile catalano con esili pilastrini e capitelli, detta “della Falconara”, che serviva per l’allevamento di falconi che i signori vi tenevano in epoca non precisata.

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Non si hanno notizie certe sulla data della realizzazione della torre, ma è molto probabile che essa sia avvenuta nel XIV secolo, durante la guerra dei Vespri tra Aragonesi di Sicilia ed Angioini di Napoli, quando alcuni pirati angioini poterono sbarcare tra Terranova e Licata, e assalire e saccheggiare Butera. Di certo si sa che il castello esisteva già nell'854, quando l'emiro Alaba divenne signore di Butera. Re Martino d'Aragona, con il suo diploma dell' ottobre 1392, assegnò la detta torre ad Ugone de Santapau di Butera, discendente della nobile famiglia Adamara, la quale aveva sempre appoggiato il re contro le fazioni avverse.

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Nel 1422, la torre già esiste e viene nominato un viceportulano per il “caricatore” di Falconara. Ampliato e rafforzato nel corso del tempo, mantenne la sua funzione di vigilanza contro le incursioni dei pirati che fino al XVIII secolo saccheggiavano le coste. Soprattutto negli ultimi due secoli, fu oggetto d'interventi volti a ingrandirlo e abbellirlo fino a trasformarlo in un complesso castrense turrito e merlato.

Caterina Branciforte, VII principessa di Butera (1691 - 1763)


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Quando la pirateria ebbe fine nel secolo XIX, l'edificio, quale dote di Caterina Branciforte, pervenne al conte Giorgio Wilding, un ufficiale tedesco, al quale venne conferito il titolo di principe di Radalì, che , colpito dalla bellezza del luogo, aggiunse alla struttura un'intera ala verso sud, con un grande salone ed un bel terrazzo a picco sul mare.

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Conservando l'antica struttura aragonese e l'originaria organizzazione spaziale, tutto il complesso venne adattato divenendo una moderna ed elegante residenza nobiliare, arricchita da colonnati, fregi, capitelli, lesene, intonaci e circondato da giardini ornamentali adorni di fontane e sedili di marmo. Mobili antichi quadri, ceramiche pregiate e trofei di caccia fanno bella mostra di sé in grandi saloni, piccole stanze e corridoi, regalando così ai fortunati visitatori il fascino misterioso e un po' esotico della vita nobiliare di una volta.

LA LEGGENDA

Il castello di Falconara fece parte per un lungo periodo di tempo, della contea di Butera, e sicuramente, per tal motivo è oggi ubicato nel vasto territorio di Butera. L'appartenenza dei due castelli alla stessa contea diede genesi ad una leggenda: si narra che un lunghissimo percorso, tunnel sotterraneo collegava il Castello di Butera fino alla costa buterese, cioè fino al castello di Falconara.

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DESCRIZIONE DEL CASTELLO


Volumetricamente il castello è costituito da una complessa articolazione di corpi (670 mq) sviluppatisi attorno alla torre centrale. Oggi risulta difficile distinguere le fasi di evoluzione poichè gli interventi di ampliamento e rimaneggiamento della struttura originaria ne hanno alterato le caratteristiche architettoniche anche se mostra ancora integra la struttura quattrocentesca aragonese.

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Internamente il castello, frutto di tre fasi costruttive differenti, si presenta molto articolato, con ambienti riccamente arredati e decorati, all'interno dei quali si conservano collezioni di ceramiche, reperti ritrovati in tutto il territorio di Butera dopo gli scavi effettuati negli anni '50, dipinti e trofei di caccia conquistati dal padrone di casa e dal padre, il barone Gabriele Chiaramonte Bordonaro Alliata, nei loro numerosi safari in Kenya. Il castello è parzialmente circondato da una cinta muraria merlata, di recente fattura, attraversando la quale si accede ad un baglio sul quale si affacciano i vari corpi che compongono il complesso architettonico. L'ala ottocentesca, sviluppata verso il mare, è conclusa da un ampio terrazzo affacciato direttamente sul litorale antistante; tale corpo, collegato da uno scalone alla torre originaria, ospita anche un vasto salone un loggiato laterale. La corte è aperta su un lato e l'ingresso avviene attraverso un grande portone ad arco.

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Sul perimetro della corte si attestano edifici eterogenei, coperti con tetti a falde e con balconi e finestre che guardano verso l'esterno del costruito. Sostanzialmente, il complesso edilizio ha mantenuto l'organizzazione spaziale originale, anche nell'arredo dei mobili pregiati e di raffinata fattura che vi si trovano ancora adesso. Sul prospetto dove si trova l'ingresso si distingue, nella torre, una cannoniera e, agli spigoli, due spalti di mensole aggettanti. Sempre in corrispondenza dell'ingresso si apre un cortile a forma rettangolare su cui si affacciano le scuderie ed i magazzini e dove è possibile ammirare, scavate nella roccia, profonde fosse e cisterne, che dovevano servire a conservare viveri per consentire di resistere a lungo agli assedi dei nemici. Dall'esterno si accede inoltre alla cappella padronale, i cui elementi architettonici decorativi, così come in tutto il corpo centrale, sono in pietra di Modica; mentre la struttura portante è realizzata con pietrame uniforme di gesso e calce.

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La proprietà attuale è privata e la struttura è adibita ad uso residenziale e come location per eventi e matrimoni. Vi è inoltre la possibilità di soggiornare negli appartamenti con trattamento di bed and breakfast. All'interno del lussureggiante parco, sorge un resort esclusivo, il Falconara Charming House, di proprietà della Famiglia Bordonaro.>/b>

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e adesso il video



(dal web)

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