Sade Mangiaracina, quando il Jazz si tinge di rosa
Gio 23 Feb 2023 - 16:31
Sade Farida Mangiaracina nasce a Castelvetrano nel 1986. A sei anni inizia lo studio del pianoforte classico che prosegue fino ai 18, vincendo in questi anni diversi concorsi nazionali e internazionali, compreso un importante riconoscimento da parte di UNESCO dopo un concerto ad Atene. Dopo la maturità classica si trasferisce a Roma per studiare jazz presso la scuola Percentomusica diretta da Massimo Moriconi dove si diploma nel 2007 con il massimo dei voti, proseguendo successivamente gli studi jazz al conservatorio di Santa Cecilia con il maestro Danilo Rea. In questi anni ha preso parte a molti progetti musicali, incidendo diversi dischi anche a suo nome. Dal 2013 inizia a collaborare anche in ambito pop con Simona Molinari (festival del Cinema di Cannes, Premio Tenco, Umbria Jazz), Amara (Sanremo) e Dionne Warwick per la quale apre i concerti del suo tour italiano continuando a lavorare con diversi jazzisti di fama internazionale come Greg Osby, Fabrizio Bosso, Giovanni Tommaso, Massimo Moriconi, Luca Aquino, K.J.Denhert, Francesco Bearzatti e altri.
Importanti sono poi le collaborazioni con Med Free Orkestra, con la cantante algherese Franca Masu e con A’lmara l’orchestra delle donne arabe e del Mediterraneo provenienti da Egitto, Tunisia, Turchia, Siria, Kenya, Italia, Giordania. Nel 2018 esce il suo disco “Le mie Donne” prodotto dal trombettista Paolo Fresu per la sua etichetta discografica Tǔk Music, in trio con Gianluca Brugnano e Marco Bardoscia. Il trio si esibisce in importanti festival e rassegne italiane. Il 2022 vede l’uscita del lavoro con Med Free Orkestra in cui ha lavorato oltre che come pianista, anche in qualità di autrice, arrangiatrice dei brani e direttore. La pubblicazione è avvenuta subito dopo quella di “Madiba” (uscito sempre per Tǔk) dedicato a Nelson Mandela e che ha raccolto massimo consenso dalla critica.
Non è raro trovarsi davanti ad un eccellente pianista capace di suonare bene sia il pianoforte acustico che quello elettrico oppure l’organo a canne. È invece sicuramente più difficile imbattersi in un’artista capace di “adattare” il proprio tocco alle diverse tipologie di tastiera. Grazie alla libertà propria della musica jazz Sade supera gli ostacoli e si impone come figura femminile importante della “buona musica” poiché come insegnava Ellington “non importa che sia jazz o altro…. importante è che sia buona musica”.
Importanti sono poi le collaborazioni con Med Free Orkestra, con la cantante algherese Franca Masu e con A’lmara l’orchestra delle donne arabe e del Mediterraneo provenienti da Egitto, Tunisia, Turchia, Siria, Kenya, Italia, Giordania. Nel 2018 esce il suo disco “Le mie Donne” prodotto dal trombettista Paolo Fresu per la sua etichetta discografica Tǔk Music, in trio con Gianluca Brugnano e Marco Bardoscia. Il trio si esibisce in importanti festival e rassegne italiane. Il 2022 vede l’uscita del lavoro con Med Free Orkestra in cui ha lavorato oltre che come pianista, anche in qualità di autrice, arrangiatrice dei brani e direttore. La pubblicazione è avvenuta subito dopo quella di “Madiba” (uscito sempre per Tǔk) dedicato a Nelson Mandela e che ha raccolto massimo consenso dalla critica.
Non è raro trovarsi davanti ad un eccellente pianista capace di suonare bene sia il pianoforte acustico che quello elettrico oppure l’organo a canne. È invece sicuramente più difficile imbattersi in un’artista capace di “adattare” il proprio tocco alle diverse tipologie di tastiera. Grazie alla libertà propria della musica jazz Sade supera gli ostacoli e si impone come figura femminile importante della “buona musica” poiché come insegnava Ellington “non importa che sia jazz o altro…. importante è che sia buona musica”.
la sua discografia
Philosophy, 2009
Pure songs, 2009
...anche le briciole hanno un sapore, 2013
La terra dei Ciclopi, 2016
Le mie donne, 2018
Madiba, 2021
e adesso qualche brano per conoscere meglio questa talentuosa artista
(dal web)
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