I Borghi del Ventennio: Borgo Littorio (Ficuzza - PA)
Mar 4 Apr 2023 - 18:35
Borgo Littorio, così come gli altri villaggi operai siciliani, erano pensati, in primo luogo, come sede per le attività lavorative di coloro che erano coinvolti in lavori ≪≪≪ ... di bonifica e di trasformazione fondiaria ma anche per le grandi sistemazioni idrauliche, per la costruzione di gruppi di strade ordinarie e ferrovie che attraversino regioni spopolate e malsane ... ≫≫≫, riprendendo in questo modo le tesi di Oreste Bordiga che si occupò del problema della colonizzazione interna agli albori del Ventennio.
Borgo Littorio è stato il primo dei villaggi rurali siciliani ad essere stato costruito, e fra quelli che seguono lo schema del “Villaggio Tipo” del Ministero dei LL.PP. è anche l’unico ad avere una propria denominazione, indipendente dalla contrada nella quale si trova.
La costruzione di Borgo Littorio sembra risalire al 1926 , mentre la data dell’inaugurazione dovrebbe essere quella del 13 aprile del 1927.
Il villaggio fu voluto per favorire la costruzione della strada tra Prizzi e Campofelice di Fitalia, due piccoli paesi dell’entroterra siciliano. Successivamente all’ultimazione dei lavori, si cercò di riconvertire ad uso abitativo quelle stesse strutture così da evitare l’abbandono, seguendo i dettami dell’allora Ministro dei Lavori Pubblici, Giovanni Giuriati, che nella prefazione al testo sui Villaggi Operai del 1925, affermava ≪≪≪ ... che una volta che il lavoro degli operai si fosse concluso sarebbe potuto avvenire un “ponte di passaggio”, creando una “duplice utilità sociale” a questo tipo di agglomerati rurali, primo vero esperimento di colonizzazione ... ≫≫≫.
Una volta conclusi i lavori di miglioramento fondiario, gli otto fabbricati presenti, oltre ad accogliere dieci famiglie di coltivatori, avrebbero ospitato servizi pubblici e negozi quali la Delegazione Municipale, l’Ambulatorio, la Scuola, la Chiesa e la Stazione Carabinieri con gli alloggi per i Carabinieri di passaggio.
Oggi di Borgo Littorio rimangono solo due strutture originarie mentre le altre sono state demolite per riutilizzarne i materiali per la costruzione di muri a secco e di altri interventi riparatori. Il fallimento dell’operazione, che in un primo momento rispecchiava le necessità impellenti della bonifica, fu causato da una mancata riflessione sull’assegnazione delle abitazione e dei terreni agricoli se, a quanto si legge da alcuni documenti, ancora dieci anni dopo la sua fondazione alcune famiglie coloniche richiedevano l’assegnazione dei padiglioni abbandonati e pericolanti.
(dal web)Progetto di un villaggio tipo redatto dall’ing. Pasquale Prezioso nel giugno del 1925
la baracca di “tipo A”, presente nel Borgo Littorio, prima e dopo la conversione
disegno degli edifici centrali, realizzato in un'anomala forma prospettica
Borgo Littorio è stato il primo dei villaggi rurali siciliani ad essere stato costruito, e fra quelli che seguono lo schema del “Villaggio Tipo” del Ministero dei LL.PP. è anche l’unico ad avere una propria denominazione, indipendente dalla contrada nella quale si trova.
due rare immagini di Borgo Littorio nel 1927
La costruzione di Borgo Littorio sembra risalire al 1926 , mentre la data dell’inaugurazione dovrebbe essere quella del 13 aprile del 1927.
di seguito, tre immagini di quel che rimane oggi di Borgo Littorio
Il villaggio fu voluto per favorire la costruzione della strada tra Prizzi e Campofelice di Fitalia, due piccoli paesi dell’entroterra siciliano. Successivamente all’ultimazione dei lavori, si cercò di riconvertire ad uso abitativo quelle stesse strutture così da evitare l’abbandono, seguendo i dettami dell’allora Ministro dei Lavori Pubblici, Giovanni Giuriati, che nella prefazione al testo sui Villaggi Operai del 1925, affermava ≪≪≪ ... che una volta che il lavoro degli operai si fosse concluso sarebbe potuto avvenire un “ponte di passaggio”, creando una “duplice utilità sociale” a questo tipo di agglomerati rurali, primo vero esperimento di colonizzazione ... ≫≫≫.
Una volta conclusi i lavori di miglioramento fondiario, gli otto fabbricati presenti, oltre ad accogliere dieci famiglie di coltivatori, avrebbero ospitato servizi pubblici e negozi quali la Delegazione Municipale, l’Ambulatorio, la Scuola, la Chiesa e la Stazione Carabinieri con gli alloggi per i Carabinieri di passaggio.
Oggi di Borgo Littorio rimangono solo due strutture originarie mentre le altre sono state demolite per riutilizzarne i materiali per la costruzione di muri a secco e di altri interventi riparatori. Il fallimento dell’operazione, che in un primo momento rispecchiava le necessità impellenti della bonifica, fu causato da una mancata riflessione sull’assegnazione delle abitazione e dei terreni agricoli se, a quanto si legge da alcuni documenti, ancora dieci anni dopo la sua fondazione alcune famiglie coloniche richiedevano l’assegnazione dei padiglioni abbandonati e pericolanti.
_________________
I testi e le immagini sono stati pubblicati credendo di non violare alcun diritto acquisito, se così non fosse vi preghiamo di informarci immediatamente per la cancellazione del materiale protetto da copyright.
Et si omnes, ego non
A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio
La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli
Stupidi si nasce, ma ridicoli ci si diventa
Wenn meine Großmutter Räder hätte, wäre sie ein Fahrrad
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|