“L' epica della passione. La Sicilia di Macalda di Scaletta, Lisa Puccini e Gammazita” di Dora Marchese
Mer 17 Mag 2023 - 20:39
L’autore
Dora Marchese ha conseguito i dottorati di ricerca in Filologia moderna (2004) e in Lessicografia e Semantica del Linguaggio letterario europeo (2009) nell’Università di Catania e collabora all’attività di ricerca della Fondazione Verga; è docente di Lettere nella scuola secondaria ed è abilitata all’insegnamento universitario in Letteratura italiana e in Critica letteraria. I suoi studi vertono prevalentemente sulla letteratura italiana dell’Otto-Novecento e sui rapporti tra letteratura, cinema e teatro. È autrice di saggi su naturalismo e verismo (Descrizione e percezione. I sensi nella letteratura naturalista e verista, Le Monnier-Mondadori Università, 2011; La poetica del paesaggio nelle novelle rusticane di Giovanni Verga, Euno Edizioni, 2017) e sul nesso cibo-letteratura (Il gusto della letteratura. La dimensione gastronomico-alimentare negli scrittori italiani moderni e contemporanei, Carocci, 2014; Sapore e/è sapere. Capitoli di letteratura e gastronomia dal Risorgimento al Neorealismo, Ateneo Associazione Culturale, 2012). Il suo recente lavoro “Nella terra di Iside. L’Egitto nell’immaginario letterario italiano” edito da Carocci nel 2020, è una sorta di grande affresco di quel crocevia di vicende umane, storiche e letterarie, talvolta poco note, che l’Egitto ha rappresentato per molti italiani fra Otto e Novecento, proposto da un punto d’osservazione inconsueto.
Il libro
In Sicilia, al tempo degli aragonesi, una donna di umili origini, ambiziosa e indipendente, riesce nella scalata sociale fino a dare del tu a re e regine. È Macalda di Scaletta, baronessa di Ficarra. La sua controversa figura è stata variamente interpretata, penetrando nell'immaginario collettivo fino a ispirare scrittori come Giovanni Boccaccio per il suo personaggio di Lisa Puccini nel Decameron e a impiantarsi nel nucleo fondante della leggenda di Gammazita, tra le più amate di Catania.
Dora Marchese, con questo lavoro, ricostruisce la figura e la vita, assai avventurosa, di Macalda di Scaletta attraverso una documentata ricerca che attinge a varie fonti e ne mette in risalto lo spirito anticonformista e trasgressivo, riconsegnando alla nostra memoria la “Giovanna d’Arco siciliana”, (come venne definita la più singolare tra le dame del XIV secolo). Il pregio di questa opera, oltre che nel tentativo di rimuovere la damnatio memoriae che ha colpito Macalda di Scaletta, è nel considerarne la figura senza cedere a due opposte tentazioni: demonizzarla in quanto espressione della donna immorale antitesi dello stereotipo della donna retta custode del focolare domestico; esaltarla come prototipo di un femminismo ante litteram.
Per chi ama la storia della Sicilia e la vita dei suoi figli più eccentrici, questo è un libro da non lasciarsi sfuggire.
Dora Marchese ha conseguito i dottorati di ricerca in Filologia moderna (2004) e in Lessicografia e Semantica del Linguaggio letterario europeo (2009) nell’Università di Catania e collabora all’attività di ricerca della Fondazione Verga; è docente di Lettere nella scuola secondaria ed è abilitata all’insegnamento universitario in Letteratura italiana e in Critica letteraria. I suoi studi vertono prevalentemente sulla letteratura italiana dell’Otto-Novecento e sui rapporti tra letteratura, cinema e teatro. È autrice di saggi su naturalismo e verismo (Descrizione e percezione. I sensi nella letteratura naturalista e verista, Le Monnier-Mondadori Università, 2011; La poetica del paesaggio nelle novelle rusticane di Giovanni Verga, Euno Edizioni, 2017) e sul nesso cibo-letteratura (Il gusto della letteratura. La dimensione gastronomico-alimentare negli scrittori italiani moderni e contemporanei, Carocci, 2014; Sapore e/è sapere. Capitoli di letteratura e gastronomia dal Risorgimento al Neorealismo, Ateneo Associazione Culturale, 2012). Il suo recente lavoro “Nella terra di Iside. L’Egitto nell’immaginario letterario italiano” edito da Carocci nel 2020, è una sorta di grande affresco di quel crocevia di vicende umane, storiche e letterarie, talvolta poco note, che l’Egitto ha rappresentato per molti italiani fra Otto e Novecento, proposto da un punto d’osservazione inconsueto.
Il libro
L' epica della passione. La Sicilia di Macalda di Scaletta, Lisa Puccini e Gammazita (Carthago Edizioni, 2019)
In Sicilia, al tempo degli aragonesi, una donna di umili origini, ambiziosa e indipendente, riesce nella scalata sociale fino a dare del tu a re e regine. È Macalda di Scaletta, baronessa di Ficarra. La sua controversa figura è stata variamente interpretata, penetrando nell'immaginario collettivo fino a ispirare scrittori come Giovanni Boccaccio per il suo personaggio di Lisa Puccini nel Decameron e a impiantarsi nel nucleo fondante della leggenda di Gammazita, tra le più amate di Catania.
Dora Marchese, con questo lavoro, ricostruisce la figura e la vita, assai avventurosa, di Macalda di Scaletta attraverso una documentata ricerca che attinge a varie fonti e ne mette in risalto lo spirito anticonformista e trasgressivo, riconsegnando alla nostra memoria la “Giovanna d’Arco siciliana”, (come venne definita la più singolare tra le dame del XIV secolo). Il pregio di questa opera, oltre che nel tentativo di rimuovere la damnatio memoriae che ha colpito Macalda di Scaletta, è nel considerarne la figura senza cedere a due opposte tentazioni: demonizzarla in quanto espressione della donna immorale antitesi dello stereotipo della donna retta custode del focolare domestico; esaltarla come prototipo di un femminismo ante litteram.
Per chi ama la storia della Sicilia e la vita dei suoi figli più eccentrici, questo è un libro da non lasciarsi sfuggire.
“Il libro è una cosa: lo si può mettere su un tavolo e guardarlo soltanto, ma se lo apri e leggi diventa un mondo.”
(Leonardo Sciascia)
(dal web)
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