La trottola (in siciliano STRUMMULA, in Messinese PALOGGIU)
Mar 15 Nov 2022 - 12:02
La trottola (in siciliano STRUMMULA, in Messinese PALOGGIU)
Questo semplice gioco, si effettuava quasi sempre sulle strade, cercando un piano abbastanza liscio e piatto, che veniva usato come una “pista”. Lo strumento (u paloggiu) era formato da una sorta di trottola lavorata in legno avente nella punta inferiore, una specie di chiodo, che serviva come punto d’ appoggio per la rotazione. Vi era anche una piccola scanalatura, dove si avvolgeva con un certo verso, una cordicella rigorosamente di spago; ad una delle estremità, veniva collocato un tappo a corona, debitamente appiattito e bucato al centro, per imprimere più forza.
Si passavano interi pomeriggi ad avvolgere la cordicella e a tirare la trottola, contando spesso i secondi che passavano prima che questa perdesse la propria forza di rotazione.
Alcuni bambini, venivano con delle vere opere d’ arte, fatte dal padre o da un amico. Queste trottole, avevano dipinto dei motivi artistici, che le rendevano agli occhi innocenti di altri bambini, come le migliori di tutte per forza di roteazione, come se bastava un po’ di colore steso per farle diventare subito, delle “fuoriserie” dei “mostri perfetti” per il gioco.
Il gioco consisteva nel lanciare questa trottola di legno, che girando vorticosamente cercava di urtare le trottole avversarie, mandandole fuori dalla “pista”, o facendole fermare. Il vincitore ovviamente era chi riusciva con il proprio giocattolo, a terminare per ultimo, restando il solo in pista. Una variante era quella di prendere sul palmo della mano la trottola ancora rotante e farla cadere con forza sulle trottole degli avversari, specialmente su quelle dipinte, ovviamente per deturparle o addirittura spezzarle.
Quest’ultimo evento , abbastanza raro, rendeva il “distruttore” una sorta di semidio, mentre il proprietario della trottola spezzata o quelli con le trottole piene di tacche dovute all’urto, venivano sonoramente scherniti dagli altri (si sa, i bambini sanno essere molto crudeli).
(dal web)
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Re: La trottola (in siciliano STRUMMULA, in Messinese PALOGGIU)
Mar 15 Nov 2022 - 14:31
In tema è una statua che si trova al belvedere di Termini Imerese
La “Strummula”, la Trottola, è una riproduzione a grandezza naturale di un’opera in bronzo, alta 14 cm, del 1942 del maestro Filippo Sgarlata che rappresenta un ragazzino intento a giocare con la trottola che fa girare sul palmo della mano.
L’opera, magistralmente eseguita dallo scultore Vincenzo Gennaro, è collocata nella grande rotonda del Belvedere e fu fortemente voluta da Enzo Giunta e da Giuseppe Catanzaro rispettivamente sindaco ed assessore all’Urbanistica ed all’Ambiente di allora.
La statua poggia su un bellissimo blocco di pietra stratificata dalla forma straordinaria, cercata accuratamente nella zona del territorio termitano e riconosciuta come quella perfetta per assolvere alla sua funzione di podio, per sorreggere il suo ospite allegro e giocoso.
Ma tanti anni addietro qualcuno ha tagliato il braccio destro della statua, privandola proprio di quel gesto morbido e rovinando un bellissimo esempio che rappresentava la spensieratezza della gioventù di una volta.
Fin qui la presentazione tratta da tesoritermitani.wordpress.com, ma c'è un lieto fine a questo articolo.
La prima volta che sono stata a Termini Imerese ho notato questa statua nell'aiuola e mi aveva colpito per il soggetto, un ragazzino che gioca con la trottola. Ma al tempo non avevo smartphone e neppure macchina fotografica a portata di mano. Quando, anni dopo, finalmente sono arrivata al belvedere munita di macchina fotografica ho trovato a statua danneggita. E'' stato un dispiacere vedere il piccolo giocatore senza un paezzo di braccio. Ma che cattiveria, che spregio di ciò che è bello! Veramente mi ha messo tristezza.
Lo scorso anno, dopo covid e piacevolezze varie, sono tornata a Termini. Ovviamente non potevo rinunciare alla passeggiata al belvedere e villa. E che gioia ritrovare la statua. Integra. Così
La “Strummula”, la Trottola, è una riproduzione a grandezza naturale di un’opera in bronzo, alta 14 cm, del 1942 del maestro Filippo Sgarlata che rappresenta un ragazzino intento a giocare con la trottola che fa girare sul palmo della mano.
L’opera, magistralmente eseguita dallo scultore Vincenzo Gennaro, è collocata nella grande rotonda del Belvedere e fu fortemente voluta da Enzo Giunta e da Giuseppe Catanzaro rispettivamente sindaco ed assessore all’Urbanistica ed all’Ambiente di allora.
La statua poggia su un bellissimo blocco di pietra stratificata dalla forma straordinaria, cercata accuratamente nella zona del territorio termitano e riconosciuta come quella perfetta per assolvere alla sua funzione di podio, per sorreggere il suo ospite allegro e giocoso.
Ma tanti anni addietro qualcuno ha tagliato il braccio destro della statua, privandola proprio di quel gesto morbido e rovinando un bellissimo esempio che rappresentava la spensieratezza della gioventù di una volta.
Fin qui la presentazione tratta da tesoritermitani.wordpress.com, ma c'è un lieto fine a questo articolo.
La prima volta che sono stata a Termini Imerese ho notato questa statua nell'aiuola e mi aveva colpito per il soggetto, un ragazzino che gioca con la trottola. Ma al tempo non avevo smartphone e neppure macchina fotografica a portata di mano. Quando, anni dopo, finalmente sono arrivata al belvedere munita di macchina fotografica ho trovato a statua danneggita. E'' stato un dispiacere vedere il piccolo giocatore senza un paezzo di braccio. Ma che cattiveria, che spregio di ciò che è bello! Veramente mi ha messo tristezza.
Lo scorso anno, dopo covid e piacevolezze varie, sono tornata a Termini. Ovviamente non potevo rinunciare alla passeggiata al belvedere e villa. E che gioia ritrovare la statua. Integra. Così
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