La Sicilia che canta - i Tinturia
Mer 14 Dic 2022 - 13:58
Inventori dello “sbrong” un genere musicale che è un misto tra rock, pop folk, ska, funk, rap e reggae, I Tinturia (“monellerie” nel dialetto siciliano) il cui leader, cantante è Lello Analfino, riescono a riempire , con tanta allegria le piazze siciliane, cantando della Sicilia e del Mondo, travolgendo e trascinando in saltelli e battiti di mano tutto il pubblico.
Abusivi (di necessità) (1999)
La vena artistica estrosa e geniale di Lello diventa immediatamente l’espressione e l’immagine dei Tinturia.
La band siciliana formata da Lello Analfino (voce), Angelo Spataro (batteria), Lino Costa e Luciano Favara (chitarre), Giampiero Risico (fiati e sinth), Mario Vasile (percussioni) e Mimmo Cacciatore (basso), nasce a Raffadali, un paese in provincia di Agrigento nel 1996, ma ha il suo esordio discografico nel 1999 con “Abusivi di necessità”, album che rimane circoscritto in Sicilia in quanto cantato in siciliano.
Nati stanchi (2002)
Nel 2002, pubblicano la colonna sonora del film” Nati stanchi” di Ficarra e Picone e grazie a questo film riescono a farsi conoscere oltre la Sicilia.
Nessuno è perfetto (per fortuna) (2005)
Nel 2005 esce l’album “Nessuno è perfetto”, in cui i Tinturia cantano principalmente in italiano e si avvicinano notevolmente a uno stile musicale più tipicamente rock.
Io sto qui (2007)
Il 25 Maggio 2007 esce il quarto album dei TINTURIA, “Io Sto Qui”, disco live di impronta sociale e interamente registrato dal vivo durante il tour “IO STO QUI: la Sicilia è il mio futuro”
Di mare e d'amuri (2008)
Nel 2008 i Tinturia pubblicano “Di mare e d’amuri” che contiene 10 tracce inedite cantate in italiano e in dialetto siciliano e una cover del celebre brano di Domenico Modugno, “Lu pesce spada”. Orgoglio dei Siciliani per la loro unicità artistica I Tinturia continuano ad animare le nostre piazze in vivace allegria.
Precario (2014)
Nel 2014 i Tinturia pubblicano il loro lavoro più recente, "Precario", con l'aiuto di Roy Paci alla produzione. Un altro ottimo lavoro, magari meno scanzonato rispetto ai precedenti lavori ma molto più vicino alla realtà e, cosa non da poco, un disco confezionato alla perfezione, con alcuni di questi nuovi brani dal vivo diventati subito dei classici della band.
Qualche brano per conoscerli meglio
(dal web)
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