La Sicilia che canta - gli Agricantus
Gio 15 Dic 2022 - 11:56
La Sicilia che canta - gli Agricantus
I siciliani Agricantus (dal latino, "canto del grano") sono la più importante formazione italiana di world music. Il loro repertorio attinge ai suoni del deserto e delle periferie del mondo, ma anche ai ritmi ossessivi del rock e alle musiche tradizionali del Mediterraneo, dalla "taranta" dell'Italia del Sud al folk mediorientale e nordafricano. Una miscela sonora resa ancor più suggestiva da un set che combina strumenti etnici a corda e a fiato accanto alla più sofisticata tecnologia elettronica.
Gnanzù! (1993)
Gli Agricantus si formano a Palermo nel 1979 e si dedicano nei primi anni di vita alla riscoperta delle culture sud-americane e della fascia andina, con particolare attenzione alla Nueva Cancion Chilena da cui il gruppo erediterà l'approccio alla cultura popolare. Questa esperienza infatti induce i componenti ad occuparsi, qualche anno dopo, delle tradizioni etniche dell'Italia meridionale, riproposte, scomposte e reinventate, utilizzando tecniche esecutive e strumenti arcaici in ambientazioni moderne (soprattutto trance e ambient-music). Nascono così lavori sperimentali come Nachitabumma (1989), Agàve: Maavro (1989), Gnanzù! (1993) e Viaggiari (1995).
Viaggiari (1995)
Il gruppo s'impone soprattutto a partire dai primi anni Novanta, con l'arrivo della cantante svizzera Rosie Wiederkerhr, dando vita a un ensemble che comprende anche Tony Acquaviva (voci maschili, percussioni, strumenti tradizionali, tastiere, campionatori), Giuseppe Panzeca (mandolino, sitar, voce), Mario Crispi (strumenti a fiato etnici e tradizionali) e Mario Rivera (basso, voce, programmazione).
Tuareg (1996)
Questa formazione dà vita all'ambizioso Tuareg, registrato nel deserto del Mali con strumenti e musicisti nomadi (parte dei proventi del disco serviranno a finanziare innovativi programmi di scolarizzazione "nomade"). L'album, raffinato cocktail di sonorità trasversali ed esotiche, si aggiudica il Premio Tenco e raggiunge il 6° posto della classifica di World Music Charts Europe. A contribuire alla magia degli Agricantus è l'incantevole canto di Rosie Wiederkehr, che trasmette alle melodie la sensualità ipnotica della passione, con vocalizzi straordinari, rubati alle donne berbere e a una tradizione musicale antichissima.
Hale-Bopp souvenir (1997)
Il bagno turco (1997)
A seguire la band pubblica il mini-cd Hale-Bopp Souvenir (1997), con la partecipazione di Fadimata Wallet Oumar, portavoce della più autentica cultura Tuareg, e Kaleidos (1998), suggestivo esperimento di contaminazione con la musica classica.
Amatevi (1998)
Kaleidos (1998)
Nel 1999 viene realizzato Best of Agricantus, in licenza con l'etichetta World Class, che lo distribuisce oltre che negli Usa, anche in Canada, America del Sud, Australia e Giappone.
Faiddi (1999)
Sempre nel 1999 esce Faiddi, una raccolta dei loro brani migliori riarrangiati e reinterpretati dal vivo, che diventa anche la colonna sonora della mostra fotografica "On Their side" organizzata dall'Unicef, in occasione del decimo anniversario dell'approvazione, da parte dell'Onu, della Convenzione sui diritti dell'infanzia. Intensa anche l'attività per il cinema che frutta colonne sonore di successo, da quella eccellente per Il Bagno Turco di Ferzan Ozpetek (insieme a Pivio e Aldo de Scalzi dei Trascendental), fino a I Giardini dell'Eden e Placido Rizzotto.
Placido Rizzotto (2000)
Nel febbraio 2001, è la volta di Ethnosphere, ovvero due dischi distinti per due diverse visioni della vita, la spiritualità e la fisicità terrena, raccontate attraverso un viaggio, che stavolta è nelle eteree atmosfere del Tibet buddista.
Ethnosphere (2001)
Calura (2002) è una raccolta di brani già editi, ma rivitalizzati dal remixaggio realizzato - oltre che dagli stessi Agricantus - da Keir & Matthew e Dj Rocca.
Jamila (2002)
La dimensione ormai internazionale della band, acclamata anche in America come una delle migliori realtà world europee, si consolida in Habibi (2005).
Habibi (2005)
Luna khina (2007)
Nel 2013 viene pubblicato Kuntarimari (in siciliano: Racconti del mare). L'album è un concept sull'elemento acqua-mare e ospita diversi artisti internazionali.
Kuntarimari (2013)
(dal web)
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